Saper riconoscere una vipera rispetto ad una biscia può essere di importanza fondamentale, soprattutto per coloro che amano trascorrere il proprio tempo libero all’aperto in aree naturali, come possono essere parchi e boschi. Il pericolo che le vipere, serpenti dal veleno potenzialmente letale, possano mordere non è da sottovalutare. Non solo quando siamo in cammino da soli, ma anche quando siamo accompagnati dai nostri fedeli amici a quattro zampe.
- Come si distingue una biscia da una vipera?
- Cosa succede se ti morde una biscia?
- Cosa fare dopo il morso di una vipera
- Dove si trovano le vipere in Italia?
Nel momento in cui ci troviamo in un luogo potenzialmente occupato da questi serpenti, pertanto, saper distinguere quali sono le differenze chiave tra le vipere e le innocue bisce diventa un’abilità essenziale per garantire la sicurezza nostra e dei nostri compagni animali.
Andiamo dunque ad esaminare con attenzione le principali caratteristiche che permettono di distinguere una terribile vipera da una normale biscia.
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Come si distingue una biscia da una vipera?
Non è raro imbattersi in qualche serpentello anche al di fuori di contesti come boschi e parchi, soprattutto nei nostri giardini, nei box o nelle cantine. La maggior parte di queste creature presenti in Italia sono innocue, fatta eccezione per la vipera. Le cosiddette bisce, invece, sono serpenti che per lo più non fanno male a nessuno… Ma come si distingue una biscia da una vipera?
Le bisce tendono a manifestarsi in colorazioni scure, marroni o verdi, senza mai assumere colorazioni troppo vivaci, come per esempio i serpenti tropicali. In contrasto, il colore della vipera può variare notevolmente tra le diverse sottospecie, così come in base all’età e al sesso dell’esemplare, rendendo la loro identificazione più complicata. Alcuni accorgimenti, però, ci permettono di renderci conto di quale animale abbiamo di fronte.
Mentre le bisce possono essere lunghe e snelle, le vipere presentano un aspetto notevolmente diverso, con un corpo più corto e tozzo. Uno dei modi più efficaci per distinguere le due specie è l’osservazione delle pupille. Mentre le bisce hanno pupille rotonde, le vipere mostrano una pupilla ellittica verticale, che appare notevolmente più stretta e allungata.
L’osservazione dei denti è un altro mezzo cruciale per distinguere questi rettili. Quando minacciate, le bisce mostrano una mascella priva di zanne velenifere, con un’arcata aglifa (priva di denti). In contrasto, nelle vipere, i denti veleniferi sono chiaramente evidenti.
Un ulteriore tratto distintivo è la struttura del capo. Le vipere hanno il capo coperto da piccole e numerose squame, mentre le bisce presentano una copertura di squame più grandi rispetto al resto del corpo. Inoltre, il corpo delle vipere non appare liscio come quello della maggior parte dei serpenti innocui, ma presenta una struttura “carenata”. Infine, la testa della vipera è piatta, triangolare e ben separata dal resto del corpo. Quella di una biscia, invece, è affusolata, arrotondata e sembra non slegarsi dal corpo dell’animale.
Cosa succede se ti morde una biscia?
Fortunatamente, il morso di una biscia è generalmente inoffensivo, anche per i bambini piccoli. Questi rettili, di solito, evitano attentamente il contatto con gli esseri umani, ma occasionalmente possono sentirsi disturbati e reagire mordendo. Tuttavia, è opportuno essere al corrente del fatto che i rischi di infezione, tetano e rabbia derivanti da un morso di biscia sono praticamente inesistenti.
Questo anche perché la ferita risultante da un morso di biscia tende ad essere molto superficiale, dall’aspetto simile a quello di un’abrasione. Se ci si trova a fronteggiare un morso di questo tipo e si è sicuri che non si tratti di una vipera, è sufficiente lavare accuratamente la ferita con acqua e sapone e contattare comunque un medico per ricevere ulteriori indicazioni e valutazioni mediche.
Tuttavia, se in voi sorge anche il minimo dubbio che il morso possa essere stato inflitto da una vipera, è essenziale agire con la massima prudenza. In tal caso, è cruciale raggiungere il più vicino pronto soccorso senza indugi.
Cosa fare dopo il morso di una vipera
Nonostante la tendenza della vipera ad evitare l’uomo e ad attaccare solo quando si trova in una situazione di pericolo, è essenziale essere preparati nel caso in cui si verifichi un suo morso.
Quando una vipera colpisce, il suo morso lascia generalmente i segni distintivi dei suoi denti veleniferi, spaziati di circa 1 cm l’uno dall’altro. È importante notare che a volte, se il morso avviene in una zona circolare come la caviglia o il polso, potrebbe esserci solo un segno di inoculazione, indicativo del morso di un solo dente.
In caso di morso di vipera, la prontezza nell’agire può fare la differenza. È fondamentale chiamare immediatamente i soccorsi senza perdere tempo prezioso. Allo stesso tempo, è cruciale evitare azioni che possono aggravare la situazione, come l’incisione della zona interessata, che potrebbe diffondere il veleno attraverso il flusso sanguigno.
Inoltre, è importante evitare di succhiare il veleno, poiché questa pratica non solo risulta inefficace, ma può anche risultare pericolosa per chi tenta di farlo. Allo stesso modo, l’uso di un laccio emostatico è sconsigliato poiché potrebbe aumentare l’assorbimento del veleno per via linfatica, rendendo la situazione ancora più critica.
Bisogna pertanto mantenere la calma e ridurre al minimo i movimenti della persona morsa. Inoltre, è importante evitare l’auto-somministrazione del siero antiveleno, poiché potrebbe comportare rischi elevati, tra cui reazioni anafilattiche potenzialmente mortali. Questo trattamento deve essere somministrato solo da personale medico specializzato in un ambiente controllato, solo se strettamente necessario.
L’immobilizzazione del paziente, specialmente dell’arto morso, può invece contribuire a rallentare la diffusione del veleno. Un bendaggio linfostatico eseguito correttamente, partendo dal punto del morso e procedendo verso l’estremità dell’arto, seguito da un movimento verso la radice dell’arto, può essere utile per limitare ulteriormente la diffusione del veleno. In alcuni casi, l’aggiunta di una stecca può aiutare a limitare i movimenti del paziente, riducendo così la diffusione del veleno nel corpo.
Ad ogni modo, in caso si sospetti di essere stati morsi da una vipera è necessario chiamare immediatamente un’ambulanza o recarsi al pronto soccorso più vicino.
Dove si trovano le vipere in Italia?
In Italia, la presenza delle vipere è una realtà diffusa, anche se non omogenea su tutto il territorio nazionale. Possiamo contare cinque specie, diffuse in tutto il Paese, ad eccezione della Sardegna, unica regione italiana dove non si trovano vipere.
- La Vipera aspis o vipera comune rappresenta la specie più diffusa nel paese. È principalmente presente sulle Alpi e sugli Appennini, ma la sua presenza è riscontrabile praticamente ovunque, con l’eccezione della Sardegna.
- La Vipera berus o marasso palustre è una specie meno diffusa in Italia, che si incontra principalmente nel Nord del paese. Si distingue dalla Vipera aspis per la presenza di tre grosse squame sulla testa.
- La Vipera ammodytes, conosciuta comunemente come vipera dal corno è invece diffusa nelle Alpi orientali. Nonostante la sua natura non aggressiva, il suo veleno è considerato il più pericoloso e potente tra le specie di vipere presenti in Italia. Una caratteristica unica di questa vipera è rappresentata da un singolare corno sulla parte superiore della bocca, che la rende facile da distinguere rispetto ad altre specie di serpente.
- La Vipera ursinii (vipera dell’Orsini), specie autoctona del Gran Sasso, si differenzia dalle altre per la sua natura meno velenosa e aggressiva. È leggermente più chiara rispetto alle altre vipere e si distingue per le sue dimensioni più contenute e la sua struttura più tozza.
- La Vipera Walser, molto simile per aspetto alla Vipera berus, si trova in un’area ristretta delle Alpi Occidentali, nei pressi di Biella. La sua presenza è limitata a questa specifica zona e non si estende su altre aree del territorio italiano.