Come si chiama l’odore della terra quando piove? Pochi lo sanno

È l’odore caratteristico che la terra sprigiona dopo una lunga pioggia rigenerante, e ha un nome preciso di origine greca.

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Redazione Supereva

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D’estate, quando l’emergenza siccità la fa da padrona – con danni pesanti all’economia agricola del Paese – una bella pioggia rigenerante sarebbe davvero un dono prezioso. I campi asciutti riacquisterebbero un po’ del loro vigore tornando a rinverdire dopo settimane di arsura.

Cos’è il ‘petricore’

Ad accompagnare l’immagine della pioggia che inumidisce le zolle c’è un solo odore (o profumo, a seconda dei gusti). Questo odore emanato dal suolo quando piove dopo un lungo periodo di secca ha un nome preciso, che pochi conoscono: si chiama petricore.

Quel misto di dolce e acre insieme, quasi un respiro della terra, deriva da alcuni elementi che si incontrano con la pioggia. Tra questi ozono, geosmina e oli prodotti dalle piante e rilasciati nell’atmosfera grazie all’acqua piovana.

La definizione e l’etimologia

Il dizionario Treccani, consultato online, definisce il petricore come quella “particolare sensazione olfattiva che si percepisce al battere della pioggia sulla terra da tempo asciutta”.

Il termine ha origine neoclassica e nasce in inglese (petrichor, da cui la forma italiana petricore), coniato negli Anni Sessanta da due scienziati australiani. Furono, infatti, I. J. Bear e R. G. Thomas i primi a studiare il fenomeno, rilevando il mix di sostanze prodotte.

Il nome deriva a sua volta dall’unione dei sostantivi greci πέτρα (pietra) e ἰχώρ (icore / linfa, ovvero il fluido che secondo la mitologia scorre nelle vene degli dei).

A cosa è dovuto l’odore del petricore

Con questa espressione, dunque, Bear e Thomas indicarono l’odore caratteristico prodotto da acidi grassi, alcoli e idrocarburi “rilasciati da molecole di origine vegetale o animale su superfici minerali o argillose che si ricombinano dopo il contatto con l’acqua” (Treccani). Scientificamente, tale odore è risultato di composti chimici di origine batteria uniti a oli vegetali che le piante producono con la siccità.

Con l’arrivo della pioggia – a patto che sia leggera intensità e di breve durata – il miscuglio prodotto si solleva da terra regalandoci quel caratteristico odore che sa di estate.

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