Il servizio civile nazionale opera in diversi settori come: ambiente, assistenza, educazione e promozione culturale, protezione civile, servizio civile all’estero, patrimonio artistico e culturale. Venne introdotto il 15 dicembre del 1972 con la legge n°772 del senatore Giovanni Marcora, come alternativa al servizio militare di leva. Era destinato a tutti coloro che per vari motivi, non volevano prestare il servizio militare (gli obiettori di coscienza). Ma dopo tutta una serie di modifiche e rivisitazioni, è solo nel 2001 che venne istituito il servizio civile nazionale. Non più un’alternativa al servizio militare di leva (obbligo decaduto nel 2005) ma una organizzazione in grado di incentivare attività di solidarietà, di inclusione sociale, tutela del patrimonio culturale ed ambientale.
La storia
Dopo l’introduzione nel 1972, a molti ragazzi venne respinta la domanda al servizio civile. Per ottenere lo status di obiettori, in tanti si rivolsero ai tribunali. Negli anni ’80, il servizio civile venne ritenuto di pari dignità alla leva obbligatoria, in quanto “l’obbligo di difendere la patria non deve esser per forza espletato con una difesa armata.” Negli anni ’90, la legge 230 segna una prima svolta: chi svolgeva il servizio civile, aveva gli stessi diritti dei militari di leva.
La legge n°64 del 2001
Il 6 marzo del 2001 nasce il servizio civile nazionale. Non più un’alternativa alla leva obbligatoria ma un’opportunità per svolgere incarichi di assistenza, promozione e utilità sociale. Un’esperienza autonoma, slegata dagli obblighi militari e riservata a tutti quei cittadini che avevano fatto il servizio militare. All’inizio era riservata esclusivamente a uomini e donne non idonei alla leva. Età massima 26 anni, poi innalzata 28 anni.
I requisiti
Possono accedere al servizio civile tutti quei giovani compresi tra i 18 ed i 28 anni. Di cittadinanza italiana, devono godere di tutti i diritti civili e politici. Non devono avere condanne con sentenze di primo grado per delitti non colposi, legati a violenza contro le persone o partecipazione a gruppi eversivi o di criminalità organizzata. Altri requisiti richiesti per l’accesso sono a discrezione degli enti che erogano i bandi, in base alla tipologia di progetto da completare.
Le cause di esclusione
La domanda al servizio civile non può essere presentata dai giovani che non rientrano nella fascia di età 18-28, quelli che hanno già avuto un rapporto con l’ente superiore ai 3 mesi, i giovani che hanno interrotto il servizio civile prima della scadenza o quelli che hanno già prestato il servizio. Inoltre, non possono accedere al servizio civile tutti gli appartenenti alla forze armate e di polizia. L’esclusione riguarda anche i cittadini con condanne di primo grado per delitti colposi.