Da oltre 40 anni, senza chiedere nulla in cambio, la famiglia Murasso si occupa ogni settimana di tenere pulita la tomba dove riposa Totò, il grande artista napoletano, scomparso oltre 50 anni fa.
- Totò, un mito sempre attuale
- L'origine comune di Totò e della famiglia Murasso
- Il motivo della scelta dei Murasso
Totò, un mito sempre attuale
Anche perché il luogo della sepoltura del principe Antonio De Curtis – che si trova al cimitero di Santa Maria del Pianto, nel quartiere di Poggioreale, a Napoli – è meta continua di fan, anche e soprattutto giovani.
I suoi film, infatti, trasmessi spesso in televisione, continuano a far ridere e ad aver successo ancora oggi.
L’origine comune di Totò e della famiglia Murasso
La famiglia Murasso è del quartiere Sanità, lo stesso in cui nacque Totò il 15 febbraio del 1898, precisamente al secondo piano del civico 109 di via Santa Maria Antesaecula.
All’inizio era solo il capofamiglia ad occuparsi della cappella, Antonio, oggi bloccato in casa per via di una grave malattia, mosso dal fatto che il sepolcro era stato abbandonato e perfino depredato. Era scomparso, infatti, un piccolo mobile e numerose fotografie lasciate da chi andava a commemorare Totò.
Successivamente, se ne sono occupati tutti gli altri membri, per ovvi motivi dovuti al susseguirsi del tempo.
Il motivo della scelta dei Murasso
Il motivo per cui lo fanno? “Solo per amore“, ha spiegato la signora Anna Russo di recente al Corriere del Mezzogiorno, aggiungendo che i Murasso provvidero, per prima cosa, a montare una porta di alluminio per impedire altri furti.
La famiglia Murasso, quindi, ogni settimana apre la tomba di Totò per pulirla e per portare dei fiori a freschi. Ma non solo. La donna ha anche raccontato che porta pure delle caramelle alla menta, perché piacevano tanto all’artista napoletano…