Ci sono alcuni remake che non dovrebbero essere mai fatti: ma se è Luca Guadagnino a mettere le mani su “Suspiria” di Dario Argento potrebbe uscire davvero un altro capolavoro.
Erano stati in molti a storcere il naso quando Luca Guadagnino ha annunciato che avrebbe dato nuova vita a “Suspiria”, capolavoro del maestro dell’horror Dario Argento uscito nel 1977. Stiamo parlando di una delle pietre miliari del cinema mondiale, una pellicola che ancora oggi fa tremare gli spettatori: la complessità della trama, la violenza, la psicologia fine e sottile che pervade tutto il film non sono facili da replicare. Eppure Luca Guadagnino, dopo il grande successo di “Chiamami col tuo nome”, ha deciso di riprovarci: ed ecco che al Festival di Venezia ha portato il suo di “Suspiria”.
La trama di “Suspiria” creato da Luca Guadagnino è ovviamente la stessa del “Suspiria” di Dario Argento. La storia si svolge sempre in una scuola di danza, e la protagonista è Suzie (interpretata da Dakota Johnson), una ballerina in cerca del successo che vive all’interno dell’istituto (in realtà un covo di streghe). Partiamo dalle prime differenze visibili dal trailer: “Suspiria” di Guadagnino sembra avere un clima di tensione molto più sottile rispetto a quello di Dario Argento. Le musiche (realizzate da Tom York, dei Radiohead) sono decisamente inquietanti e gettano un alone di mistero su tutti i personaggi della storia.
Prendiamo ad esempio il personaggio della terribile Miss Blanche: nel film di Dario Argento è una donna decisa, caparbia e che non ha dubbi sul suo ruolo all’interno della scuola. Nella pellicola di Luca Guadagnino, invece, s’intravede una donna tormentata, che sembra non sapere cosa fare e come comportarsi. Forse un personaggio psicologicamente più complesso e che potrebbe rivelare grandi sorprese all’interno del nuovo “Suspiria”.
A cambiare in “Suspiria” di Luca Guadagnino è anche l’ambientazione. Se l’anno rimane lo stesso – il 1977 – la città stavolta è Berlino (Dario Argento aveva scelto invece Friburgo). Quello che colpisce è il riferimento alla situazione politica dell’epoca, con la visione di alcuni volantini firmati dalla Raf (Rote Armee Fraktion, gruppo terroristico di estrema sinistra attivo in Germania durante gli anni di piombo) che fanno pensare possa avere un ruolo nella scomparsa di Pat.
Luca Guadagnino ha deciso di puntare in alto stavolta con il remake di “Suspiria” di Dario Argento. Ma se l’allievo supererà il maestro, non è dato ancora sapere.