L’antropocene è il termine che indica la nuova era geologica che stiamo vivendo, iniziata esattamente a metà del ventesimo secolo. Questo è quanto affermato da un gruppo di scienziati che hanno presentato le loro scoperte al Congresso Internazionale di Geologia che si sta tenendo in questi giorni a Città del Capo, in Sud Africa. Secondo questi, sarebbe il momento di dire addio all’epoca geologica dell’Olocene, iniziata 11700 anni fa con la fine dell’ultima glaciazione. Il gruppo di lavoro che ha formalizzato tale scoperta è composto da 35 persone e riunisce geologi, oceanografi, climatologi, storici e archeologi.
L’antropocene sta ad indicare una nuova era in cui le cause principali delle modifiche climatiche, strutturali e territoriali del pianeta Terra sono attribuibili all’uomo e alla sua attività. Il cambiamento climatico, l’erosione del suolo, la perdita della biodiversità, lo scioglimento dei ghiacci polari, il riscaldamento globale e tanto altro ancora sono tutte conseguenze dell’azione dell’uomo, il quale ha portato la Terra in una nuova era geologica che, secondo gli scienziati, ha avuto inizio a metà del secolo scorso.
A partire da questo periodo, soprattutto dopo il termine della Seconda Guerra Mondiale, c’è stata una notevole accelerazione nel processo di cambiamento geologico della Terra e l’uomo ne è il principale artefice attraverso l’uso di combustibili fossili, la produzione di materiali artificiali come alluminio e plastica, le emissioni di gas metano e CO2, i numerosi fall-out radioattivi artificiali, ecc. L’essere umano ha ormai acquisito una tale forza da essere in grado di cambiare radicalmente il volto del pianeta. La strada sembra ancora lunga prima che il cambio di era venga registrato ufficialmente.
La proposta degli scienziati deve essere prima presentata ad una commissione di esperti e ci vorranno almeno altri due anni prima di ottenere un responso in merito al riconoscimento ufficiale o meno di questa nuova era geologica. Il concetto di antropocene è stato inventato ed usato per la prima volta dal biologo Eugene Stoermer, negli anni Ottanta, per poi venir ripreso nel 2000 dall’olandese Paul Crutzen (Premio Nobel per la Chimica 1995), anch’egli facente parte del gruppo di lavoro sopra citato. Secondo quest’ultimo, l’antropocene ha inizio con la rivoluzione industriale del diciannovesimo secolo, ma la maggioranza dei membri crede che la nuova era è iniziata a metà del ventesimo secolo.