L’8 marzo è una data simbolica che risplende sui nostri calendari, dato che si tratta di quella in cui si celebra la Giornata Internazionale della Donna. Tutti la festeggiano ma è proprio sulle origini di questa festa che in molti sembrano non avere le idee chiare, dato che in tanti credono che sia legata a una tragedia avvenuta in una fabbrica tessile di New York nel 1908, nella quale sarebbero morte 126 operaie in sciopero. Si tratta essenzialmente di una leggenda che poco c’entra con le vere origini della festa. Curiosi di scoprire il vero motivo che ha portato l’8 marzo a diventare il simbolo della lotta per i diritti delle donne? Non ci resta che scoprirlo insieme.
- La leggenda dell’incendio: un racconto sbagliato
- Le vere origini della Giornata Internazionale della Donna
- L’istituzionalizzazione della festa e il ruolo dell’ONU
La leggenda dell’incendio: un racconto sbagliato
Una delle storie più diffuse riguardo all’8 marzo racconta di un incendio doloso appiccato nel 1908 dal proprietario di una fabbrica tessile di New York, la “Cotton”, per reprimere una protesta delle operaie. Questo evento drammatico, che avrebbe causato la morte di 126 donne, viene spesso citato come origine della Giornata della Donna.
Tuttavia, le ricerche storiche smentiscono questa ricostruzione. Non esistono infatti prove documentate di un simile incendio in quella data e in quella fabbrica. Ciò che realmente accadde fu un altro tragico incidente: il rogo della fabbrica Triangle Shirtwaist Company, avvenuto il 25 marzo 1911, in cui morirono 146 operai, tra i quali molte donne. Questo evento segnò profondamente il movimento operaio e contribuì a rafforzare la lotta per i diritti dei lavoratori, ma non fu il motivo per cui l’8 marzo divenne la Giornata Internazionale della Donna.
Le vere origini della Giornata Internazionale della Donna
Ma, dunque, se la fabbrica Cotton non fu incendiata l’8 marzo 1908, da dove nasce questa festa?
L’idea di una giornata dedicata ai diritti delle donne nasce all’interno del movimento socialista e operaio dell’inizio del XX secolo. Durante la II Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste, tenutasi a Stoccarda nel 1907, venne infatti discusso il tema del suffragio femminile e della necessità di una giornata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione delle lavoratrici.
Nel 1908 e 1909, negli Stati Uniti si tennero alcune manifestazioni in date diverse, come il 3 maggio e il 23 febbraio, che segnarono i primi passi verso una giornata ufficiale per le donne. Negli anni successivi, la ricorrenza si diffuse in vari paesi. In Germania, Austria, Svizzera e Danimarca, si cominciò a celebrare tra il 18 e il 19 marzo.
Fu però con la Rivoluzione Russa “di febbraio” del 1917 che l’8 marzo acquisì un significato particolare. Le operaie di Pietrogrado scesero in piazza per protestare contro la guerra e la fame, dando il via a un’ondata di scioperi e manifestazioni che portarono alla caduta dello zar. Da quel momento, il movimento socialista iniziò a commemorare l’8 marzo come simbolo della lotta delle donne
L’istituzionalizzazione della festa e il ruolo dell’ONU
Nonostante sia così tanto diffusa, la Giornata della Donna rimase per anni una celebrazione informale. Solo nel 1977, l’ONU proclamò ufficialmente l’8 marzo come “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”. Da quel momento, la festa assunse un valore globale, diventando un’occasione per riflettere sulle conquiste e sulle sfide ancora aperte nella lotta per la parità di genere.