Andare a dormire troppo tardi non è solo una scelta di vita condizionata dal nostro volere o dai nostri impegni: una ricerca portata avanti dal Salk Institute a La Jolla, in California, ha scoperto che a regolare il nostro ritmo sonno-veglia è un fattore genetico. Esiste dunque un meccanismo che nasce per alternare e regolare correttamente i momenti di sonno con quelli di attività, ma che è diverso per ognuno di noi; in poche parole ognuno di noi possiede un proprio orologio interno dettatogli dal DNA.
Cosa dice la scienza
In particolare lo studio ha scoperto che esiste una sincronia tra i 20.000 neuroni che costituiscono il nucleo soprachiasmatico (SNC), situato all’interno dell’ipotalamo; questa sincronia riesce a regolare i ritmi circardiani di sonno-veglia. Il gene Lhx1 svolge la maggior parte dei compiti all’interno di questo delicato sistema, e proprio questo gene è stato preso di mira dai ricercatori del Salk Institute a La Jolla per cercare di risolvere i problemi legati al jet-lag, al lavoro notturno e all’insonnia, problemi riguardanti tutte quelle persone che vanno a dormire troppo tardi.
Studiando i topi, con un ciclo di luce-buio alterato, si è notato che mutava l’espressione di migliaia di geni nel nucleo soprachiasmatico, ed in particolare proprio il gene Lhx1 che giocava un ruolo importantissimo all’interno del cambiamento. Inoltre è stato individuato che i topi, che possedevano minori quantità del gene Lhx1, riuscivano ad abituarsi più velocemente ad un cambiamento di fuso orario.
Il gene che regola il riposo
Una variante di questo gene, chiamata ABCC, posseduta da 1 persona su 5, causa un maggiore bisogno di dormire, con la conseguente necessità di riposare almeno mezz’ora o addirittura un’ora in più del “normale”. Chi quindi si sforza al mattino per alzarsi dal letto potrebbe dare la colpa alla variante di questo gene, e non alla propria indole pigra o all’abitudine di andare a dormire troppo tardi.
Indipendentemente dunque dai fattori esterni, che ovviamente vanno ad incidere sulla qualità e quantità del riposo, il nostro fabbisogno di sonno è regolato internamente dalla genetica, che già a priori ha prestabilito quante ore necessitano al nostro organismo per riposare. I più fortunati, quelli con minore presenza di Lhx1 possono addirittura abituarsi più rapidamente ad un cambio di orario sonno-veglia, mentre i più sfortunati dovranno fare i conti con il loro bisogno di dormire che va dalle 9 ore alle 11 ore.