L’occasione è ghiotta, per il buon Giovanni Floris. Solo il giorno precedente all’intervista in questione, Beppe Grillo aveva ammonito i suoi: “Si rischia di cadere nelle trappole giornalistiche o di danneggiare l’immagine del Movimento”.
L’attore e guru del M5S ha invitato i suoi – di fatto – a concordare le interviste, prima di finire nello tsunami mediatico così osteggiato, almeno a parole. Floris, con in studio Alessandro Di Battista, non ha potuto scansare la domandina. “Siamo tranquilli, Grillo il permesso gliel’ha dato…”, ha chiesto il giornalista.
“Dibba”, a poche ore di distanza dalla presentazione ufficiale della sua fidanzata, ha replicato con un’accusa ai giornalisti. “Io non ho mai chiesto il permesso per venire in televisione. Ultimamente, quando ho rilasciato interviste alla carta stampata, ho visto che i titoli erano totalmente diversi dal contenuto dell’intervista”.
Una tecnica ormai comune e che conferma la fase delicata attraversata dal movimento, sopratutto dopo l’avviso di garanzia alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, ospite di Floris la settimana scorsa.