Hai mai avuto difficoltà a distinguere tra “questo”, “codesto” e “quello” nella lingua italiana? Se sì, sappi che non sei il solo né la sola!
- Perché questo, codesto e quello sono differenti?
- Quando si usa codesto?
- Questo, codesto e quello come pronomi dimostrativi
Anche se queste tre parole sembrano molto simili, hanno significati leggermente diversi e possono confondere molti studenti di italiano, soprattutto coloro che stanno provando ad impararla come seconda lingua.
Ma la questione riguarda anche chi in Italia c’è nato e parla italiano costantemente tutti i giorni. Sbagliarsi sul loro utilizzo è molto facile!
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Non è infatti semplice districarsi tra le mille regole della nostra magnifica lingua ed è importantissimo avere una comprensione chiara di quando e come utilizzare queste semplici parole in modo corretto, poiché anche una piccola differenza può cambiare il significato di una frase.
In questo articolo, faremo una panoramica generale sulle differenze tra “questo”, “codesto” e “quello”, senza addentrarci in dettagli grammaticali troppo ardui da capire, ma fornendo spiegazioni chiare ed esempi concreti per aiutarvi a evitare gli errori più comuni.
E magari anche per riuscire a rispondere a qualche domanda sul loro utilizzo. Quindi, se desiderate migliorare la vostra comprensione di queste espressioni e imparare a usarle correttamente, continuate a leggere e non sbaglierete più!
Perché questo, codesto e quello sono differenti?
Come abbiamo già detto, “questo”, “codesto” e “quello” sono spesso fonte di confusione per gran parte di coloro che parlano l’italiano, poiché sembrano simili ma hanno usi diversi. In questo paragrafo, esploreremo dunque le differenze tra queste parole e scopriremo meglio come vanno utilizzate nella lingua.
Iniziamo con “questo“. “Questo” è sia un aggettivo che un pronome dimostrativo che indica una cosa, un’idea o una persona vicina a chi parla o scrive. Ad esempio:
- “Questo libro è interessante”.
- “Questo è il mio amico”.
- “Questo computer è mio”.
“Questo” si riferisce a qualcosa che è vicino all’emittente (colui che parla o scrive) e spesso viene utilizzato per indicare un elemento che è stato menzionato o che si trova nella stessa frase o nel paragrafo in cui viene utilizzato.
Passiamo ora a “codesto“. “Codesto” è a sua volta sia un aggettivo che un pronome dimostrativo, ma viene utilizzato per indicare una cosa, un’idea o una persona vicina all’interlocutore, cioè a colui con cui si sta parlando o scrivendo. Ad esempio:
- “Codesto problema deve essere risolto”.
- “Codesto è il tuo compito”.
- “Codesto tienilo lì”.
“Codesto” si riferisce a qualcosa che è vicino all’ascoltatore o al destinatario del messaggio, ed è spesso utilizzato in contesti formali o quando si vuole dare risalto a un elemento specifico.
Infine, abbiamo “quello“. “Quello” è ancora sia un aggettivo che un pronome dimostrativo, ma viene utilizzato per indicare una cosa, un’idea o una persona lontana sia dall’emittente che dall’interlocutore. Ad esempio:
- “Quello è il mio libro preferito”.
- “Quello è il compito di Giovanni”.
- “Quello lì è un tipo in gamba”.
“Quello” si riferisce a qualcosa che è lontano sia dalla persona che parla che dalla persona che ascolta, ed è spesso utilizzato per indicare un elemento distante nello spazio o nel tempo.
In poche parole:
- “Questo” si riferisce a qualcosa di vicino all’emittente.
- “Codesto” si riferisce a qualcosa di vicino all’interlocutore.
- “Quello” si riferisce a qualcosa di lontano sia dall’emittente che dall’interlocutore.
È importante notare che queste parole possono variare in base al genere e al numero del sostantivo a cui si riferiscono, e possono anche essere usate come aggettivi per modificare, rafforzare o sminuire il significato di un sostantivo.
Quando si usa codesto?
Abbiamo visto che “codesto” è un termine decisamente meno comune rispetto a “questo” e “quello”, ed è generalmente utilizzato in situazioni più formali o in scritti ufficiali.
Proprio per questo motivo crea maggiore confusione, dato che è difficile che venga fuori nei discorsi di tutti i giorni. Come abbiamo già specificato, “codesto” va utilizzato quando ci si rivolge direttamente all’interlocutore o quando ci si riferisce a qualcosa che è vicino all’interlocutore ma lontano dall’emittente.
Un esempio tipico in cui si utilizza “codesto” è in lettere formali o documenti ufficiali, come ad esempio:
- “Codesto ufficio è responsabile della gestione dei documenti”.
- “La vostra richiesta, codesta mattina pervenuta, sarà presa in considerazione”.
- “Non possiamo ulteriori informazioni in relazione a codesta pratica”.
In questi contesti, “codesto” viene utilizzato per dare risalto o importanza a un elemento specifico, rendendo il tono della comunicazione più formale ed elevato.
Inoltre, “codesto” può essere utilizzato quando si desidera esprimere un senso di distanza o separazione da ciò a cui ci si sta riferendo. Ad esempio:
- “Codesto non è il mio compito, ma il tuo”.
- “Codesto problema non può essere ignorato”.
- “Codesta causa ci provocherà molti problemi”.
In ogni caso, “codesto” viene utilizzato per indicare che l’elemento in questione non è vicino all’emittente, ma è invece vicino all’interlocutore o al destinatario del messaggio.
Tuttavia, è importante ricordare che, dato che l’uso di “codesto” è meno comune nella lingua parlata quotidiana, spesso viene rimpiazzato da “questo” e “quello”. Pertanto, se si sta comunicando in un contesto informale o colloquiale, è preferibile utilizzare gli altri due termini, almeno per non mandare in confusione l’ascoltatore.
Questo, codesto e quello come pronomi dimostrativi
Oltre a essere utilizzati come aggettivi dimostrativi, “questo”, “codesto” e “quello” possono essere anche utilizzati come pronomi dimostrativi, ossia quando sostituiscono un sostantivo precedentemente menzionato o noto nel contesto della conversazione.
“Questo” viene utilizzato come pronome dimostrativo quando si fa riferimento a un oggetto o una persona vicino all’emittente o all’interlocutore, nello stesso modo in cui viene utilizzato come aggettivo. Ad esempio, come risposta alla domanda “quale maglietta ti piace”, rispondiamo con “mi piace questa, la comprerò”. In questo caso, indichiamo la posizione di ciò di cui parliamo (vicino a noi), senza tuttavia nominarlo.
“Codesto“, dunque, viene utilizzato come pronome dimostrativo quando si fa riferimento a un oggetto o una persona vicino all’interlocutore ma lontano dall’emittente. Ad esempio, se ci chiedono “Hai già letto questo libro di Fabio Volo?”, noi possiamo rispondere “No, non ho ancora letto codesto”. Non nominiamo l’oggetto “libro” ma utilizziamo “codesto” come pronome poiché indichiamo qualcosa di lontano da noi ma vicino al nostro interlocutare.
Secondo lo stesso schema, “quello” viene quindi utilizzato come pronome dimostrativo quando si fa riferimento a un oggetto o una persona lontano sia dall’emittente che dall’interlocutore, nello stesso modo in cui viene utilizzato come aggettivo. Ad esempio, la domanda “quella casa è molto grande” avrà come risposta “Sì, ma hai mai visto quella?”. Non ripetiamo il termine “casa”, ma utilizziamo “quella” come pronome.
La differenza tra l’uso dei tre termini come pronomi e come aggettivi sta quindi nel fatto che:
- come aggettivi si collocano prima del sostantivo a cui si riferiscono;
- come pronomi sostituiscono un sostantivo precedentemente menzionato o noto.
Ad esempio, come aggettivi:
- “Guarda questo libro” (l’aggettivo “questo” precede il sostantivo “libro”).
- “Quella casa è molto bella” (l’aggettivo “quella” precede il sostantivo “casa”).
Mentre come pronomi:
- “Mi piace questo, lo leggerò” (il pronome “questo” sostituisce il sostantivo “libro”, precedentemente menzionato).
- “Per me è più bella quella” (il pronome “quella” sostituisce il sostantivo “casa”, precedentemente menzionato”).
È importante fare attenzione all’uso corretto di “questo”, “codesto” e “quello” come pronomi e come aggettivi a seconda del contesto della conversazione, per evitare ambiguità o fraintendimenti nella comunicazione.