Da Poppea a Katrina, passando per Scipione ed il noto uragano Harvey: chi decide i nomi dei fenomeni atmosferici? Da qualche tempo cicloni, tempeste e perfino nevicate vengono ribattezzate da giornali ed esperti meteo. Ma chi sceglie queste denominazioni?
- Le differenze tra Europa e Stati Uniti
- Movimenti femministi contro gli uragani
- Situazione italiana del tutto differente
Le differenze tra Europa e Stati Uniti
La situazione varia fra Europa e Stati Uniti. Nei paesi europei la pratica di nominare i fenomeni atmosferici è piuttosto sporadica, mentre Oltreoceano è una consuetudine. Questa modalità è iniziata nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando i meteorologi dell’esercito che operavano nel Pacifico, iniziarono a classificare le tempeste tropicali, assegnando loro dei nomi.
Sino a quel momento questi fenomeni venivano identificati in modo poco pratico, ossia indicando le coordinate geografiche del luogo d’origine. A partire dal 1953, il National Hurricane Center, adottò il sistema di assegnazione di nomi. All’epoca questi ultimi venivano scelti principalmente dagli scienziati che li scoprivano o dai militari che, per gioco, sceglievano quasi sempre nomignoli femminili, lasciandosi ispirare da fidanzate, mogli e suocere.
Movimenti femministi contro gli uragani
Questa consuetudine portò ad un’accesa protesta da parte dei movimenti femministi. Per questo motivo oggi il sistema statunitense segue una nuova regola ispirata dalla parità di genere: negli anni pari i nomi devono essere maschili e in quelli dispari femminili.
In Europa i fenomeni atmosferici vengono ribattezzati dall’Istituto di Meteorologia della Freie Universität di Berlino. Le denominazioni vengono assegnate dal 1954 seguendo un principio ben preciso: quelli di alta pressione sono maschili e quelli di bassa pressione femminili.
Situazione italiana del tutto differente
In Italia non esiste nessun ente con questo compito. Nonostante ciò alcuni fenomeni sono stati soprannominati “Lucy” o “Big Snow”. A farlo è IlMeteo.it, un sito fondato nel 2001 da Antonio Sanò, imprenditore con un master in meteorologia. Da 2012 il portale assegna nomi propri a temporali, nevicate e ondate di caldo. Come? La denominazione viene proposta e decisa dagli stessi utenti tramite il forum del sito e la pagina Facebook. Le procedure di assegnazione comunque sia non sono riconosciute ufficialmente.