Il ‘nuovo’ James Bond è donna, ma il web insorge

Sarà l’attrice Lashana Lynch a sostituire provvisoriamente Daniel Craig sul set di ‘James Bond’ ma già prima dell’ufficialità sul web è insorto.

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Il web, si sa, è una terra strana, popolata di fan e di haters. E soprattutto quando si toccano i miti la rete si divide drasticamente. Lo sa bene Lashana Lynch, attrice trentaduenne di colore che sostituirà – temporaneamente – l’agente 007 Daniel Craig nel prossimo capitolo della saga dedicata a James Bond.

Già trapelata online, la notizia è ora ufficiale e porta una vera e propria rivoluzione a pochi giorni dalla scomparsa del Bond più celebre, quello con il volto di Sean Connery. Lashana, in particolare, ricoprirà il ruolo d Nomi in No Time To Die, 007 che prenderà il posto di James-David Craig per il lasso di tempo in cui l’attore si è ritirato dal set.

Compito non facile per la Lynch, da sempre attenta a essere rappresentante autentica della sua comunità. È lei stessa a raccontarlo su Harper’s Bazaar come riferisce Corriere.it: “Non volevo sprecare un’opportunità per quello che Nomi poteva rappresentare. Ho cercato almeno un momento nella sceneggiatura in cui i membri della comunità nera potessero annuire.

Eppure non tutti hanno apprezzato questa virata per un titolo della tradizione come la saga dell’agente segreto più famoso. E qui veniamo al web, dove l’indignazione si è fatta sentire fin dai primi rumors a tal punto che Lashana ha deciso di disinstallare i social media sui suoi dispositivi per non leggere i commenti negativi.

È sempre Corriere.it a riportare le parole dell’attrice: “Sono una donna nera, ma se fosse stata scelta un’altra donna nera per il ruolo sarebbe stata la stessa cosa, avrebbe subito gli stessi attacchi, gli stessi abusi. Devo solo ricordare a me stessa che sono parte di qualcosa che sarà molto, molto rivoluzionario.

Giamaicana d’origine ma nata a Londra, la Lynch ha lavorato in alcune serie tv e cinque film prima della grande occasione di No Time To Die, la cui uscita al cinema è attesa per la primavera 2021. Un’opportunità della cui importanza, anche culturale, è ben consapevole. “Siamo in un’epoca in cui gli artisti hanno abbastanza energia collettiva per evocare il cambiamento. – si legge ancora sul sito della testata italiana – Penso che la situazione attuale per le donne sia importantissima. […] C’è un forte senso di empowerment che è davvero importante, non solo per noi come attrici ma soprattutto per le generazioni future.” E ci auguriamo davvero che sia così.

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