Un’allerta rossa è scattata nella contea di Los Angeles, in California, a causa di un’invasione di moscerini della frutta provenienti dall’Asia. La minuscola specie Tau, appartenente al gruppo Zeugodacus tau, ha scatenato il panico tra gli agricoltori e gli esperti del settore alimentare, spingendo le autorità a impostare una rigida quarantena per evitare la diffusione di questo serio parassita.
La scoperta è stata effettuata nell’area di Stevenson Ranch, vicino alla città di Santa Clarita, e ha portato a una vasta area di 79 miglia quadrate sottoposta a restrizioni. È la prima volta che una quarantena di questo tipo viene attuata nell’emisfero occidentale per questa particolare specie di mosca della frutta, originaria dell’Asia, che rappresenta una minaccia significativa per l’agricoltura e le risorse naturali.
Perché la mosca Tau è così pericolosa
La mosca Tau è nota per la sua “vasta gamma di ospiti”, infestando numerosi frutti e verdure, oltre a diverse piante autoctone della California. Si ritiene che la sua introduzione sia avvenuta attraverso prodotti non ispezionati, trasportati da viaggiatori, come è spesso il caso con le specie invasive.
La quarantena copre un’ampia zona geografica, da Castaic Junction a nord, fino a Oat Mountain a sud, da Del Valle a ovest, ad Honby Ave a est. Ai residenti di questa zona è vietato spostare frutta e verdura dalle loro proprietà, ma possono consumarle o lavorarle sulla stessa proprietà in cui sono state raccolte, con l’obbligo di smaltirle doppiamente imballate in sacchetti di plastica e gettarle nei bidoni della spazzatura.
Le restrizioni sono state introdotte per contenere il danno causato da questi insetti minuscoli, ma pericolosi. Le mosche Tau adulte, lunghe circa 7 mm e simili a quelle domestiche, depongono le loro uova sotto la buccia del frutto ospite, con una femmina che può deporne più di 400 nel corso della sua vita.
Ciò che rende questa mosca particolarmente minacciosa è la sua capacità di infestare una vasta gamma di frutta e verdura. Sono stati segnalati almeno 34 ospiti in nove famiglie di piante, tra cui meloni, peperoni, papaie, agrumi, cetrioli, zucche e molti altri. Le larve che attraversano i frutti li rendono inadatti al consumo, causando la putrefazione e favorendo l’insorgenza di organismi decompositori. Questo processo può generare perdite ingenti nelle coltivazioni, mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare e l’economia dell’intera regione.