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NASA scopre un raro pianeta dove il tempo scorre velocemente: un anno dura meno di un giorno

Scoperto un raro pianeta "Hot Neptune": TOI-3261 b e il mistero del deserto cosmico

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Gli scienziati della NASA hanno recentemente scoperto un pianeta eccezionalmente raro al di fuori del nostro sistema solare, denominato TOI-3261 b. Questo esopianeta, individuato grazie al telescopio spaziale TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) e successivamente osservato con telescopi terrestri in tutto il mondo, si colloca in una categoria estremamente ridotta di pianeti chiamata “hot Neptune”. Solo quattro pianeti di questo tipo sono stati identificati finora, rendendolo un caso di grande interesse scientifico.

Cosa sono gli “Hot Neptune”?

Gli “hot Neptune” sono pianeti di dimensioni e composizione simili a Nettuno, ma caratterizzati da un’orbita estremamente ravvicinata alla loro stella ospite. La scarsità di pianeti di questo tipo, un fenomeno noto come “deserto dei Nettuno caldi”, è attribuita alla difficoltà di mantenere una spessa atmosfera gassosa così vicino a una stella. L’intensa radiazione e la forza gravitazionale della stella tendono infatti a “spogliare” i pianeti delle loro atmosfere.

TOI-3261 b, come gli altri “hot Neptune”, si trova in una posizione tale da rendere impossibile lo sviluppo di condizioni climatiche stabili. La sua orbita è talmente ravvicinata che un anno sul pianeta dura appena 21 ore, una frazione di un giorno terrestre.

Le caratteristiche di TOI-3261 b

Questo nuovo pianeta condivide somiglianze con Nettuno in termini di dimensioni e composizione, ma la sua vicinanza alla stella lo rende unico. Secondo le osservazioni iniziali, il sistema in cui si trova ha circa 6,5 miliardi di anni, e il pianeta stesso potrebbe aver subito una significativa evoluzione.

Gli scienziati ipotizzano che TOI-3261 b fosse inizialmente molto più grande, ma abbia perso gran parte della sua massa nel tempo attraverso due processi principali:

  • Fotoevaporazione, un fenomeno in cui l’energia della stella fa evaporare i gas dell’atmosfera.
  • Stripping mareale, in cui la forza gravitazionale della stella rimuove gli strati di gas dal pianeta.

Quel che rimane oggi dell’atmosfera di TOI-3261 b intriga particolarmente la NASA, che spera di analizzarla ulteriormente per comprendere meglio la formazione e l’evoluzione di questi pianeti.

Una scoperta che amplia la nostra comprensione

TOI-3261 b è l’ultimo arrivato in una ristretta famiglia di “hot Neptune” scoperti negli ultimi anni. Il primo della categoria, LTT-9779 b, è stato individuato nel 2020, seguito da TOI-849 b e TOI-332 b. La scoperta di TOI-3261 b offre un’opportunità unica per testare nuovi modelli informatici e perfezionare le teorie sulla formazione planetaria.

In particolare, il James Webb Space Telescope, con la sua avanzata tecnologia infrarossa, sarà utilizzato nei prossimi anni per studiare le atmosfere di questi pianeti. Le osservazioni promettono di fornire dati preziosi che potrebbero rivelare segreti sulle loro origini e sul comportamento delle atmosfere planetarie in ambienti estremi.

Perché questa scoperta è importante?

Gli “hot Neptune” rappresentano una rarità che sfida le nostre conoscenze attuali. Comprendere perché questi pianeti sono così rari e come riescono a sopravvivere in condizioni estreme potrebbe avere implicazioni significative non solo per l’astronomia, ma anche per lo studio della formazione dei sistemi planetari.

Inoltre, lo studio delle atmosfere residue di questi mondi potrebbe offrire indizi sulla composizione chimica e fisica delle loro superfici e sulla natura delle interazioni con le stelle ospiti.

TOI-3261 b, quindi, non è solo una curiosità cosmica, ma un elemento cruciale per ampliare la nostra comprensione del vasto universo che ci circonda.

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