Nel corso del 2023, l’uso della moneta elettronica in Italia ha continuato a crescere, registrando transazioni digitali per un valore complessivo di 444 miliardi di euro. Un dato significativo, seppur leggermente in calo rispetto al biennio 2021/2022, ma che segna comunque un +12% rispetto al periodo pre-Covid. Questo trend positivo mostra come gli italiani stiano gradualmente abbandonando l’uso del contante, privilegiando metodi di pagamento più rapidi e sicuri, come il contactless.
- L'importanza di evitare la stampa delle ricevute ATM
- Gli italiani e il contante: un rapporto ancora forte
- Verso un futuro digitale e sicuro
Secondo le stime, 8 transazioni su 10 effettuate nei negozi con strumenti digitali avvengono in modalità “tap & go”, utilizzando carte fisiche contactless o dispositivi mobili dotati di tecnologia NFC. Questi dati riflettono una crescente familiarità con la comodità dei pagamenti digitali, resi possibili anche grazie all’adozione diffusa di strumenti tecnologici e alla digitalizzazione sempre più presente nella vita quotidiana.
Tuttavia, nonostante i progressi, l’Italia rimane ancora lontana dai vertici europei in termini di utilizzo delle carte di pagamento. Secondo la classifica della Banca Centrale Europea relativa al 2022, il nostro Paese si colloca al 24° posto su 27 per numero di transazioni pro capite con carta. Questo dato evidenzia come l’abitudine di pagare con strumenti digitali sia ancora meno diffusa rispetto ad altri paesi europei, dove la moneta elettronica è ormai parte integrante delle transazioni quotidiane.
L’importanza di evitare la stampa delle ricevute ATM
Un altro aspetto rilevante riguarda le ricevute ATM. Molte persone, dopo aver prelevato contanti presso uno sportello automatico, scelgono di stampare la ricevuta contenente informazioni sensibili, come il saldo residuo e l’importo prelevato. Tuttavia, questa pratica, apparentemente innocua, può rappresentare un rischio significativo per la sicurezza.
Le ricevute contengono infatti dettagli personali legati al conto corrente o alla carta utilizzata, che possono finire nelle mani sbagliate. Non è raro che queste ricevute vengano gettate nei cestini dei rifiuti subito dopo il prelievo, rendendole facilmente accessibili a truffatori o malintenzionati. Recuperando queste informazioni, è possibile mettere in atto operazioni fraudolente, come il furto di identità o l’accesso illecito ai conti bancari.
Gli esperti consigliano, dunque, di evitare di stampare le ricevute o, nel caso in cui sia indispensabile, di conservarle con cura e distruggerle prima di gettarle via. Un metodo sicuro è quello di tagliarle in piccoli pezzi, rendendo illeggibili le informazioni riportate. Inoltre, è bene ricordare che oggi è possibile consultare saldo e movimenti direttamente tramite home banking, sia da PC che da smartphone, eliminando così la necessità di avere ricevute cartacee.
Gli italiani e il contante: un rapporto ancora forte
Nonostante la crescita dei pagamenti digitali, l’utilizzo del contante rimane predominante nel nostro Paese. Secondo una statistica della Banca d’Italia pubblicata nel 2022, il 69% delle transazioni è stato effettuato in contanti, mentre solo il 26% con carte e un modesto 2% tramite app mobili. Un miglioramento significativo rispetto al 2016, quando l’uso del contante toccava l’86%, ma che dimostra come il cambiamento culturale sia ancora in atto.
L’abitudine di prelevare denaro dagli sportelli ATM riflette questa realtà. Gli italiani continuano ad affidarsi al contante, con un limite giornaliero di prelievo generalmente fissato a 1.000 euro. Tuttavia, anche in questo contesto, l’attenzione alla sicurezza dovrebbe essere prioritaria, evitando di stampare ricevute e riducendo così i rischi di furto di dati.
Verso un futuro digitale e sicuro
L’Italia sta facendo progressi verso una società sempre più digitale, con l’adozione crescente di pagamenti elettronici e l’utilizzo di tecnologie contactless. Tuttavia, per colmare il divario con il resto d’Europa, è necessario continuare a investire nella sensibilizzazione e nella sicurezza digitale. Evitare lo spreco di carta e proteggere le proprie informazioni personali rappresentano piccoli passi fondamentali per un futuro più sostenibile e sicuro.