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Non fate questo piercing, è incredibilmente pericoloso

Siete amanti dei piercing? Sapevate che un determinato piercing è pericoloso? Andiamo a scoprire di quale si tratta e perché fare attenzione.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Nell’era contemporanea, il fenomeno dei piercing è diventato un tratto distintivo dell’espressione individuale e della moda, sia giovanile che non. Farne uno o più d’uno, facendosi guidare dalla passione e dal desiderio di differenziarsi, ha portato all’ampia diffusione di questo tipo di gioielli corporei. È stimato che l’80% dei giovani, con varie motivazioni, ne fanno almeno uno, trasformando il piercing in una forma di auto-espressione sempre più popolare. Ma qual è il tipo di piercing più pericoloso? E quale quello meno pericoloso?

Tra i primi passi verso il mondo dei piercing spicca la foratura dei lobi, un rituale spesso affiancato alle memorie d’infanzia. I genitori vengono sollecitati con insistenza dai propri figli e dalle proprie figlie a concedere il permesso per i buchi alle orecchie, simbolo di crescita e indipendenza. Tuttavia, questo mondo affascinante non si limita ai lobi: si aprono scenari di creatività e originalità attraverso il piercing del padiglione auricolare, della conchiglia e dell’elica. E sebbene le orecchie offrano numerose opportunità di decorazione, la gamma di opzioni non si ferma qui. Piercing all’ombelico, al naso e persino alla lingua sono solo alcune delle scelte possibili.

In questa vasta gamma di opzioni, sorge una domanda cruciale: tra tutti i tipi di piercing, qual è il più pericoloso? In questo articolo ci proponiamo la missione di andare a far luce su questa delicata questione, gettando chiarezza su un particolare tipo di piercing che solleva preoccupazioni significative per la salute. Di quale si tratterà mai?

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Quali sono i piercing più pericolosi per la salute?

Una ricerca condotta dal professore Clemens Walter della University of Medicine di Greifswald, in Germania, ha messo in luce i rischi associati ai piercing orali, in particolare quelli localizzati sulla lingua, labbra e guance. Questa indagine, presentata circa un anno fa, rivela impatti negativi significativi su denti e gengive, aprendo un dibattito essenziale sulla scelta di questo tipo di decorazione corporea.

Lo studio si configura come una rigorosa revisione sistematica, che ha coinvolto otto studi con un totale di 408 partecipanti. Di questi, 236 avevano piercing alle labbra e altrettanti alla lingua, mantenuti per periodi che variavano da un minimo di un mese fino a un massimo di 19 anni. Inoltre, un quinto dei partecipanti presentava piercing in più di una area orale. Quasi tutti i gioielli utilizzati erano in metallo, sollecitando ulteriormente la necessità di indagare sugli effetti di lunga durata di questi materiali all’interno della bocca.

Per quanto riguarda i piercing alla lingua, i risultati dei diversi studi evidenziano una serie di problematiche. In tre su cinque studi, sono state riscontrate tasche più profonde intorno ai denti adiacenti al piercing, mentre tre su quattro hanno rilevato spazi più ampi tra i denti. L’arretramento delle gengive è stato un problema comune nei partecipanti con piercing alla lingua in tutti i casi esaminati, mentre due studi su tre hanno riportato episodi di sanguinamento gengivale.

Analogamente, i piercing alle labbra hanno rivelato esiti preoccupanti. La recessione delle gengive è stata osservata in tre su quattro studi.

Tutti i piercing orale, dunque, presentano una potenziale correlazione con la parodontite, una condizione che può culminare nella perdita dei denti. Questi risultati insinuano il serio impatto del posizionamento dei piercing orali sulla salute orale a lungo termine. E che ci fa concludere che i piercing più pericolosi per la salute sono appunto quelli a lingua, labbra e guance.

Qual è il piercing meno pericoloso?

Oggi, farsi un piercing è diventato qualcosa di straordinariamente facile accessibile, grazie alla presenza diffusa di piercer professionisti che operano in studi di tatuaggi e luoghi dedicati. Proprio per questo motivo, è fondamentale sottolineare che l’approccio “fai da te” o il rivolgersi a individui non qualificati e formati rappresenta un rischio elevato, soprattutto per l’incidenza di infezioni potenzialmente gravi. Una scelta consapevole implica sempre il ricorso a professionisti accreditati per garantire la sicurezza e la salute del paziente.

Le strutture autorizzate adottano un ago cannula sterile e monouso per eseguire la perforazione, procedura che viene effettuata dinanzi al cliente. I componenti destinati all’inserimento nel corpo devono possedere qualità biocompatibili; in tal senso, i materiali più comuni e impiegati sono l’acciaio chirurgico e il titanio, noti per la loro resistenza e caratteristiche anallergiche.

Ma, detto questo, qual è il piercing meno pericoloso?

Tra i piercing più comuni e ampiamente accettati figura quello alla narice, spesso simbolo di tendenza e preferenza personale di molti giovani. Oltre alle narici, i più classici lobi delle orecchie rappresentano un’area del corpo sicura e popolare da perforare. Queste zone, se trattate con cura e attenzione, possono guarire rapidamente e senza complicazioni. Ovviamente quando il processo viene eseguito correttamente da un professionista competente.

Un’altra area relativamente sicura per l’insediamento di un piercing è l’ombelico. La natura sottile della pelle di questa zona del corpo permette una perforazione relativamente sicura, a patto che il piercer eviti di penetrare troppo in profondità nell’ombelico stesso, riducendo così i rischi associati a danni strutturali o a infezioni.

È fondamentale sottolineare che, nonostante l’alta sicurezza dei piercing nei lobi delle orecchie, alle narici e sopra l’ombelico, il rischio di infezione non può essere completamente escluso. Tuttavia, adottando una cura adeguata e mantenendo un’igiene rigorosa, è possibile ridurre drasticamente la probabilità di complicazioni infettive. È estremamente importante seguire sempre con attenzioni le istruzioni fornite dal piercer professionista e di adottare una routine di cura che preservi l’integrità e la salute del piercing.

Quali piercing si possono fare dai 14 fino ai 18 anni?

La legislazione italiana regola severamente l’età minima per l’ottenimento dei piercing, stabilendo che a partire dai 14 anni sia possibile farsene fare determinate tipologie, con l’eccezione di quelli ai lobi delle orecchie, che possono essere fatti senza limiti di età.

Tuttavia, è essenziale notare che fino al compimento dei 18 anni, è richiesta l’autorizzazione scritta dei genitori o dei tutori legali per garantire il benessere e la sicurezza dei minori coinvolti. Insomma, serve il permesso di chi detiene la potestà genitoriale.

In base a questa normativa, l’intervallo di età compreso tra i 14 e i 18 anni rappresenta una finestra in cui i giovani possono accedere a diverse opzioni di piercing. Questi includono il piercing all’ombelico, alla lingua e al naso, ma sempre solo a condizione che i genitori o i responsabili legali dei minori concedano il loro consenso formale per iscritto. Questa misura è stata adottata per garantire che i giovani coinvolti siano guidati in modo consapevole e responsabile nelle loro decisioni di modificare il proprio corpo, mantenendo al contempo la supervisione e l’approvazione degli adulti che ne hanno la responsabilità legale.

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