L’arrivo della primavera con l’estate che si avvicina a grandi passi porta con sé un nuovo fermento, legato alle giornate che si allungano e alla temperature via via più tiepide che rendono piacevole trascorrere il tempo all’aria aperta. Ovviamente, poi, il cambio stagione comporta anche una serie di nuovi impegni a partire dal fatidico cambio dell’armadio fino alle pulizie di casa e a tutti gli interventi di manutenzione che il tempo mite aiuta a portare a termine. Per non parlare delle scadenze burocratiche, di cui la primavera abbonda.
È il caso, per esempio, della sostituzione delle gomme dell’auto a cui bisogna provvedere in un intervallo di tempo preciso. A partire dal 15 aprile fino al 15 maggio, tutti gli automobilisti sono tenuti a sostituire gli pneumatici invernali con quelli estivi, a meno che non si utilizzino pneumatici “quattro stagioni”. Chi ancora non l’avesse fatto, dunque, è bene che prenda appuntamento dal proprio gommista di fiducia per non incorrere in sanzioni. A partire da martedì 16 maggio, infatti, chi venisse trovato con le gomme invernali montate sul veicolo è passibile di multa.
Il problema, invece, non sussiste per chi ha scelto di montare sull’auto i pneumatici quattro stagioni, dal momento che gli stessi sono adatte a circolare dodici mesi l’anno. Sempre dal 15 aprile, poi, decade anche l’obbligo di avere a bordo le catene da neve sulle strade in cui tale obbligo è previsto (si tratta di carreggiate in regioni o zone italiane in cui la temperatura in inverno diventa particolarmente rigida).
- Mancato cambio gomme di primavera: quali sono le sanzioni?
- Perché è pericoloso non cambiare le gomme dell’auto
- Ecco quando cambiare le gomme
- Tutto quello che c'è da sapere sugli pneumatici
Mancato cambio gomme di primavera: quali sono le sanzioni?
Stando al codice della strada – articolo 78 –, chiunque venga colto alla guida di un veicolo con pneumatici dotati di un codice di velocità inferiore a quello indicato sulla carta di circolazione è soggetto a sanzione. La multa pecuniaria prevista va dai 422 euro ai 1.695 euro, a cui si deve aggiungere il ritiro del libretto di circolazione. Come si legge sul sito dell’ACI si parla di ‘categoria di velocità’ per indicare il “codice alfabetico che, secondo una tabella, indica la velocità massima alla quale può essere usato lo pneumatico; nelle prove di omologazione, questa velocità viene mantenuta per 20 minuti e alla fine di essa lo pneumatico non deve presentare danni”.
Rispettare il codice di velocità, quindi, è fondamentale anzitutto per la sicurezza e l’incolumità proprie e altrui in quanto viene definito sulla base delle caratteristiche specifiche del veicolo. A questo proposito ecco la differenza sostanziale tra gomme invernali e gomme estive. Le prime hanno un codice di velocità inferiore a quello sul libretto (mai, però, inferiori a Q). Le gomme estive, invece, devono avere l’indice di velocità corrispondente o superiore a quello indicato sulla carta.
Perché è pericoloso non cambiare le gomme dell’auto
Al di là della questione puramente burocratica, il mancato cambio delle gomme è pericoloso per chi viaggia in auto. Utilizzare nella stagione più calda pneumatici adatti a temperature rigide, infatti, non garantisce la sicurezza nella circolazione del veicolo oltre a compromettere le prestazioni dell’auto. Questo perché la mescola più resistente dei pneumatici estivi aderisce meglio al suolo senza deformarsi, permettendo una maggiore tenuta in strada.
Ecco quando cambiare le gomme
La sostituzione degli pneumatici è un’operazione fondamentale per garantire la sicurezza stradale e rispettare le norme del codice della strada. I costi per il cambio degli pneumatici oscillano intorno ai 10 euro a ruota, per un totale di circa 40 euro per il montaggio delle gomme estive al posto di quelle invernali. Inoltre, per coloro che desiderano ottimizzare le prestazioni della propria auto, è consigliabile considerare anche l’operazione di convergenza, che comporta un costo aggiuntivo medio di circa 20 euro. In sintesi, è importante non trascurare la scadenza del cambio degli pneumatici e adoperarsi tempestivamente per evitare multe salatissime e garantire la propria sicurezza e quella degli altri utenti della strada.
Tutto quello che c’è da sapere sugli pneumatici
- Struttura e composizione: Gli pneumatici sono costituiti da diverse parti, tra cui il battistrada, il fianco, il tallone e il nucleo interno. Il battistrada è la parte della gomma che entra in contatto con la strada e fornisce aderenza e trazione. Il fianco fornisce supporto laterale, mentre il tallone è la parte che si fissa al cerchio del veicolo. Il nucleo interno contiene aria o gas sotto pressione per sostenere il peso del veicolo.
- Tipi di pneumatici: Esistono diversi tipi di pneumatici progettati per adattarsi a diverse condizioni stradali e climatiche. Tra i principali ci sono:
- Pneumatici estivi: Progettati per condizioni di guida asciutte e calde.
- Pneumatici invernali: Ottimizzati per garantire prestazioni superiori su strade bagnate, innevate o ghiacciate.
- Pneumatici quattro stagioni: Offrono un compromesso tra prestazioni estive e invernali, adatti per un utilizzo tutto l’anno in climi moderati.
- Pneumatici da fuoristrada: Progettati per veicoli fuoristrada o SUV, offrono trazione extra su terreni accidentati.
- Pneumatici per prestazioni sportive: Ottimizzati per offrire aderenza e maneggevolezza in condizioni di guida ad alta velocità.
- Manutenzione: Gli pneumatici richiedono regolare manutenzione per garantire prestazioni ottimali e sicurezza. Questo include il controllo periodico della pressione dell’aria, l’ispezione del battistrada per individuare segni di usura e danni, e l’allineamento e la bilanciatura dei pneumatici per garantire una guida stabile e uniforme.
- Leggi e normative: Le leggi e le normative relative agli pneumatici variano da paese a paese, ma spesso includono requisiti riguardanti la profondità del battistrada, la pressione dell’aria e l’uso di pneumatici invernali durante determinate stagioni o condizioni meteorologiche.