Molti automobilisti si preoccupano dell’aumento del consumo di carburante, ma pochi sanno che il problema potrebbe non dipendere dal motore o dagli pneumatici, bensì dagli ammortizzatori. Questi componenti, fondamentali per la stabilità e la sicurezza dell’auto, quando sono usurati possono influenzare negativamente l’efficienza del veicolo, portando a un maggiore consumo di benzina e a un incremento delle emissioni inquinanti. Ecco perché è importante controllarli regolarmente.

• Come gli ammortizzatori influiscono sul consumo di carburante?
• Le conseguenze di ammortizzatori usurati
• Come riconoscere il deterioramento degli ammortizzatori?
• Ogni quanto bisogna controllare gli ammortizzatori?

Come gli ammortizzatori influiscono sul consumo di carburante?

Gli ammortizzatori hanno il compito di assorbire gli urti della strada, mantenendo la vettura stabile e garantendo una guida fluida. Quando iniziano a deteriorarsi, però, possono alterare il comportamento dell’auto in diversi modi:

• Distribuzione del peso irregolare: un assetto sbilanciato può aumentare la resistenza al rotolamento degli pneumatici, costringendo il motore a lavorare di più per mantenere la velocità.
• Maggior attrito con l’asfalto: la scarsa aderenza e un peso non equilibrato fanno sì che le gomme consumino più energia per muoversi.
• Alterazione dell’aerodinamica: se l’auto non mantiene una posizione stabile, si genera una maggiore resistenza dell’aria, aumentando il dispendio di carburante.

Le conseguenze di ammortizzatori usurati

Oltre all’aumento del consumo di benzina, sospensioni in cattivo stato possono provocare altri problemi:

• Maggiore usura degli pneumatici: quando gli ammortizzatori non funzionano correttamente, il battistrada si consuma in modo irregolare, riducendo la durata delle gomme.
• Danni ai componenti dello sterzo e delle sospensioni: le vibrazioni e gli impatti mal assorbiti si ripercuotono su altre parti del veicolo, causando guasti più frequenti e costosi.
• Aumento delle emissioni di CO₂: con un motore costretto a lavorare di più, anche l’impatto ambientale peggiora. Gli studi dimostrano che con ammortizzatori fortemente usurati, il consumo di carburante può aumentare del 5-10%, generando 10-20 g/km in più di CO₂.

Come riconoscere il deterioramento degli ammortizzatori?

Se noti uno di questi segnali, potrebbe essere il momento di un controllo:

• Guida instabile: l’auto sobbalza eccessivamente su buche e dossi.
• Frenata meno efficace: la vettura impiega più tempo a fermarsi.
• Pneumatici consumati in modo irregolare: segno che la distribuzione del peso è compromessa.
• Rumori sospetti: scricchiolii e colpi metallici possono indicare ammortizzatori difettosi.
• Aumento della fatica alla guida: se lo sterzo sembra più pesante o meno reattivo, le sospensioni potrebbero essere il problema.

Ogni quanto bisogna controllare gli ammortizzatori?

Gli esperti consigliano di far controllare le sospensioni ogni 20mila km e di sostituirle tra i 60mila e gli 80mila km. Se viaggi spesso su strade dissestate o con carichi pesanti, l’usura può avvenire più rapidamente.

Ma oltre alla manutenzione degli ammortizzatori, ci sono altri accorgimenti utili per migliorare l’efficienza del veicolo:

• Mantieni la giusta pressione degli pneumatici: gomme sgonfie aumentano la resistenza e fanno consumare più carburante.
• Effettua controlli periodici del motore: filtri puliti e olio di qualità migliorano le prestazioni.
• Usa carburanti meno inquinanti: combustibili più puliti riducono le emissioni nocive.
• Scegli ammortizzatori di ultima generazione: alcuni modelli sono progettati per ridurre la resistenza al rotolamento e migliorare la distribuzione del peso.

Se quindi la tua auto consuma più benzina del solito e hai escluso problemi evidenti, il controllo degli ammortizzatori potrebbe essere la soluzione. Sospensioni efficienti non solo ti faranno risparmiare carburante, ma garantiranno anche maggiore sicurezza e comfort alla guida. Investire nella manutenzione oggi significa evitare spese più grandi domani!