Perché ci si sveglia da un sogno proprio sul più bello? Quante volte vi sarà capitato di aprire gli occhi nel momento clou restando, come si suol dire, a bocca asciutta? Se ciò, infatti, procura indubbiamente sollievo nel caso di un incubo, quando il sogno è particolarmente gratificante o divertente il risveglio può risultare amaro e frustrante, al punto da ingrigire l’umore per tutta la giornata. Tutto questo non è frutto del caso, ma trova risposta nel meccanismo del ciclo onirico.
- Cosa sono i sogni lucidi?
- Molto dipende dall'appagamento del cervello
- Ad un passo dal momento più bello
Cosa sono i sogni lucidi?
I sogni di cui parliamo sono i cosiddetti lucid dreams, letteralmente sogni lucidi, studiati dall’oniromantica.
Secondo Freud nei ‘lucid dreams’ è come se il sognatore fosse il custode del suo sogno, in grado di ‘pilotarlo’ a proprio piacimento, consapevole di stare sognando e potendo, quindi, esercitare un potere di condizionamento sugli altri ‘attori’ del sogno e, di conseguenza, sulla sua evoluzione ‘in fieri’.
Molto dipende dall’appagamento del cervello
Alcuni tipi di sogni lucidi sono indotti da particolari tecniche, fra cui la stimolazione elettrica sul cuoio capelluto, altri (più rari) sono spontanei e danno l’idea a chi li fa di poter guidare la trama onirica a proprio piacimento. All’apice dell’appagamento si aziona un ‘motus’ cerebrale che coinvolge emotivamente tutto il corpo, regalando vere e proprie scosse di adrenalina, pur in presenza di una sorta di ‘paralisi’ muscolare.
Ad un passo dal momento più bello
Resta da capire per quale motivo ci sembra di svegliarci proprio al culmine di un bel sogno, magari mentre sta a un centimetro dalla nostra bocca il ragazzo che di giorno manco ci fila o si è alle prese con un esame di fisica che procede a gonfie vele. Innanzitutto, c’è una ragione fisiologica, nel senso che trattandosi di sonno presuppone comunque il risveglio; in secondo luogo, come osserva Ross Calvin su Quora.com, portale specializzato nel dare risposte ad ogni genere di quesito, il ciclo onirico si sviluppa attraverso l’alternanza di fasi Rem (movimenti oculari rapidi) e Nrem (movimenti oculari non rapidi).
E’ durante la fase Rem che, generalmente, si sogna di più anche se si è scoperto recentemente che è possibile sognare anche nella fase Nrem, caratterizzata da un maggiore rilassamento del corpo. Di solito, l’ultima fase Rem, quella più lunga poco prima del risveglio, contiene il sogno che ricordiamo appena svegli, quello più vivido, che mischia i confini fra vero e sognato, lo stesso Schopenhauer ha detto che la vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro.