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Cosa significa 2.0? Non si tratta solo di informatica

La dicitura 2.0 è largamente diffusa ed utilizzata nella lingua contemporanea. Scopriamo cosa vuol dire e quando si usa

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L’espressione 2.0, scritta anche per esteso “due punto zero“, si è particolarmente diffusa negli ultimi anni in riferimento a diversi contesti. Se ne sente parlare sul web, in tv, nei programmi radiofonici, nelle varie discussioni a cui giornalmente partecipiamo o che ci capita di ascoltare.

Due punto zero è un’espressione diventata di uso comune per indicare programmi, app e chat di ultima generazione, ma che si utilizza anche quando si vuole dire che qualcuno o qualcosa è “un passo avanti”.

Il termine in cifre “2.0” deve la sua nascita alla tecnologia che sta cambiando e influenzando le nostre vite. Ma perché proprio 2.0, cosa vogliono indicare queste due cifre insieme, separate da un punto?

Cosa vuol dire 2.0

Il termine 2.0 viene associato a  Tim O’Reilly, editore statunitense, fondatore della O’Reilly Media che utilizzò l’espressione Web 2.0 per una conferenza organizzata nel 2004. Il termine si riferiva ad una versione nuova del World Wide Web, ma includendo tutti i cambiamenti nell’utilizzo del web, sia da parte degli sviluppatori di software che degli utenti stessi.

Le cifre 2.0, in altre parole, indicano l’evoluzione del web, gli aggiornamenti, il passaggio da un web statico (1.0) a dinamico (2.0), un web in cui è possibile l’interazione tra utente e sito. La normale navigazione senza possibilità di interagire con i contenuti, è stata infatti soppiantata dall’opportunità di fruire e di creare i contenuti.

Nel web 2.0 l’utente è al centro di qualsiasi attività, è protagonista nella navigazione, nella creazione e nella condivisione di contenuti.

Web dinamico vs web statico: 2.0 vs 1.0

Il web dinamico, di cui abbiamo fatto accenno sopra, è un paradigma di programmazione web che permette di indicare tutte le applicazioni che vedono l’utente interagire in prima persona. E’ l’utente che può modificare, personalizzare, condividere o meno le informazioni. Il web dinamico si contrappone al web statico o web 1.0 che rappresenta il passato, il vecchio paradigma, quel concetto di web fatto di pagine HTML i cui contenuti non erano modificabili da tutti ma solo dall’amministratore o dal proprietario del sito web.

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2.0, esempi d’uso nella vita quotidiana

Cerchiamo di comprendere meglio il significato di 2.0 attraverso degli esempi. Innanzitutto “due punto zero” viene utilizzato come aggettivo per indicare qualcosa all’avanguardia, che è lungimirante, avanzato. Si usa nella tecnologia ma anche nel parlato comune. Se si dice, ad esempio, “voglio diventare una mamma 2.0”, si intende la volontà di diventare una mamma al passo con i tempi, addirittura più avanti, tecnologicamente certo ma anche come modo di pensare. Se si dice che un villaggio vacanze “ha un sistema di prenotazione 2.0”, invece si intende che la prenotazione si può fare completamente online, senza ostacoli, in maniera facile e veloce.

Essere 2.0 significa, dunque, essere aggiornati, connessi, globali e veloci. Essere in grado di utilizzare senza problemi le nuove tecnologie, ma anche di sentirsi a proprio agio – più in generale – nella società odierna, con tutti i suoi cambiamenti.

Cosa sa fare un utente due punto zero? Sicuramente sa condividere, taggare, cliccare, twittare, fare ricerche e conosce tutte le altre attività che contemplino l’utilizzo di una connessione ad internet. E mentre chiariamo il significato di 2.0, già si inizia a parlare di 3.0, qualcosa di ancora lontano (ma non troppo). Sì, perché il web è in continua evoluzione.

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