Il “fiore cadavere” (Amorphophallus titanum), noto per il suo odore sgradevole simile a carne in decomposizione, è sbocciato all’Università Statale del Colorado dopo otto anni di attesa. Questo evento raro ha attirato migliaia di visitatori curiosi di vedere e annusare il fiore gigante, chiamato Cosmo, durante il weekend del Memorial Day.
- L'evento rarissimo avvenuto in Colorado
- Il fior cadavere sbocciato in Belgio
- La storia del fiore cadavere
- Il rischio di estinzione
L’evento rarissimo avvenuto in Colorado
Il fiore, originario delle foreste pluviali di Sumatra, fiorisce solo una volta ogni diversi anni e la sua apertura è un evento significativo per botanici e appassionati di natura. La pianta è stata presentata per la prima volta all’università durante una conferenza nel 2016 e ha richiesto una decina di anni di cure specializzate per raggiungere la fioritura.
Durante i giorni di fioritura, Cosmo ha emanato un odore descritto dai visitatori come una combinazione di “torta di Cheeto marcia” e altre essenze spiacevoli. Questo odore attira gli impollinatori nella sua regione d’origine, ma per gli esseri umani è piuttosto nauseante. Nonostante l’odore, il fascino del fiore risiede nella sua rarità e nelle dimensioni impressionanti, che possono raggiungere i tre metri di altezza.
L’evento ha offerto l’opportunità di sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione delle specie vegetali rare e della biodiversità. La fioritura di Cosmo ha anche permesso agli scienziati di studiare da vicino il processo di fioritura e le condizioni necessarie per la crescita di questa straordinaria pianta. La spettacolarità del fiore cadavere continua ad affascinare e attrarre persone da tutto il mondo, sottolineando l’importanza di preservare le meraviglie naturali del nostro pianeta.
Il fior cadavere sbocciato in Belgio
Un rarissimo esemplare di aro titano o Amorphophallus titanum ha fatto un fiore di 2 metri e 37 centimetri nel Giardino botanico di Meise in Belgio. La pianta appartenente alla famiglia delle Araceae, endemica dell’isola di Sumatra, presenta una inflorescenza a spadice, che in natura può raggiungere i 3 metri di altezza e somiglia ad un gigantesco fallo. Durante la fioritura, che dura 3-4 giorni, emana un odore particolarmente sgradevole.
Il regno vegetale ospita una vasta gamma di fiori, dai profumati e colorati ai più insoliti e puzzolenti. Tra questi ultimi spicca l’Amorphophallus titanum, comunemente noto come Aro Titan o fiore cadavere. Originario dell’isola di Sumatra, nell’arcipelago indonesiano, questo fiore gigantesco non solo è il più grande del mondo ma emana anche un odore nauseabondo, spesso paragonato a quello della carne in decomposizione.
Conosciuto anche come “corpse flower” nei paesi anglosassoni, l’Aro Titan ha catturato l’immaginazione di molti per la sua maestosità e il suo odore sgradevole. La pianta, appartenente alla famiglia delle Araceae, presenta la più grande infiorescenza nel mondo vegetale, con fioriture che possono raggiungere i 3 metri di altezza e pesare fino a 75 chili. Tuttavia, la sua fioritura è un evento raro e imprevedibile, con attese medie di 5-6 anni prima che il fiore si schiuda completamente.
La storia del fiore cadavere
Il primo avvistamento documentato di Aro Titan risale al 1878, grazie all’esploratore e botanico fiorentino Odoardo Beccari. Da allora, il fiore ha affascinato e attirato migliaia di visitatori ogni volta che sboccia, monopolizzando le prime pagine dei giornali e creando un vero e proprio spettacolo naturale.
Tuttavia, nonostante la sua popolarità, l’Aro Titan è ora minacciato di estinzione. La sua situazione critica è il risultato diretto della continua deforestazione delle foreste di Sumatra, l’habitat naturale di questa straordinaria pianta. L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha classificato l’Aro Titan come “in pericolo”, evidenziando la necessità urgente di adottare misure efficaci per proteggere questa specie.
Negli ultimi 150 anni, si stima che il numero di esemplari di Aro Titan sia diminuito di oltre il 50%, con meno di mille individui adulti rimasti in tutta Sumatra. La deforestazione, spinta dall’industria del legname e della carta, così come dalla conversione delle foreste in piantagioni di palma da olio, ha distrutto l’habitat vitale per la sopravvivenza di questa specie.
Il rischio di estinzione
Per salvare l’Aro Titan dall’estinzione, è necessario un approccio collaborativo e globale. Gli orti botanici di tutto il mondo stanno giocando un ruolo cruciale nella conservazione di questa specie minacciata, attraverso la coltivazione e la propagazione in ambienti controllati. Attualmente, circa 500 esemplari di Aro Titan sono coltivati in questi orti botanici, rappresentando circa la metà di quelli rimasti in natura.
Tuttavia, la limitata diversità genetica degli esemplari coltivati è un problema critico che richiede attenzione urgente. Per affrontare questa sfida, gli scienziati stanno cercando di diversificare la base genetica degli Aro Titan coltivati attraverso strategie come l’incrocio selettivo con individui provenienti da linee genetiche diverse.
Inoltre, programmi di reintroduzione degli esemplari coltivati in habitat naturali protetti sono in corso, con l’obiettivo di rafforzare le popolazioni selvatiche esistenti e contribuire alla conservazione a lungo termine della specie.
Solo attraverso sforzi congiunti e un impegno globale è possibile sperare di salvare l’Aro Titan e preservare l’equilibrio degli ecosistemi in cui essa svolge un ruolo fondamentale. La protezione di questa specie preziosa rappresenta una sfida urgente, ma attraverso la collaborazione tra orti botanici e la sensibilizzazione pubblica sull’importanza della conservazione della biodiversità, possiamo sperare di garantire un futuro per il fiore cadavere più grande e più puzzolente del mondo.