Questo tessuto respinge il caldo estivo: “Fino a 9 gradi di differenza”. Non è la seta

Si chiama Selective Hierarchical Fabric ed offre un raffreddamento passivo che lo rende superiore anche ai tessuti sportivi più avanzati

Pubblicato:

Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

D’estate, quando il caldo diventa estremo, torrido e si fatica ad indossare qualsiasi vestito, perché si vorrebbe solo stare in acqua, è veramente un’impresa scegliere l’abito adatto. Eppure esiste e proviene da una ricerca ingegneristica. Ecco cosa si sono inventati.
Un nuovo tessuto, significativamente
più fresco della seta e di altre fibre naturali come cotone e lino, promette di rivoluzionare l’abbigliamento estivo. Progettato per combattere il fenomeno delle isole di calore urbane, questo innovativo materiale, denominato SSHF (Selective Hierarchical Fabric), offre un raffreddamento passivo che lo rende superiore anche ai tessuti sportivi più avanzati.

La Sfida Ingegneristica e il Team della Pritzker School

La creazione di SSHF è stata una sfida ingegneristica superata brillantemente dal team della Pritzker School of Molecular Engineering (PME) dell’Università di Chicago. L’obiettivo era sviluppare un tessuto che non solo riflettesse la radiazione solare ma che minimizzasse anche l’assorbimento di calore dall’ambiente. Il risultato è un materiale con alta riflettenza della radiazione solare, eccellente indossabilità, durabilità e facilità di lavaggio. Le proprietà di SSHF sono state dettagliate in un articolo pubblicato su Science.

Il Problema delle Isole di Calore Urbane

Con l’aumento delle temperature globali, il fenomeno delle isole di calore urbane, dove le temperature sono sensibilmente più alte rispetto alle aree rurali circostanti, è in crescita. Questo è dovuto alle caratteristiche termiche e radiative dei materiali da costruzione come asfalto e cemento che assorbono molta radiazione solare e la rilasciano lentamente. Con il 68% della popolazione mondiale previsto nelle città entro il 2050, il problema è destinato ad intensificarsi.

Le Proprietà Rivoluzionarie di SSHF

Il tessuto SSHF è stato progettato per riflettere non solo la luce solare visibile ma anche la radiazione termica infrarossa emessa dalle superfici urbane. Questo è stato ottenuto combinando uno strato superiore che riflette selettivamente la radiazione infrarossa, uno strato di nanofili d’argento per respingere la radiazione termica e uno strato inferiore di lana per allontanare il calore dalla pelle.

Test e Risultati

Durante i test condotti in Arizona, il SSHF ha dimostrato di mantenere una temperatura di 2,3 °C più fresca rispetto ai tessuti sportivi e di 8,9 °C più fresca rispetto alla seta. Questi risultati sono particolarmente promettenti per l’uso urbano dove il raffreddamento passivo è cruciale. Attualmente il tessuto SSHF ha ricevuto un brevetto provvisorio, ma le sue potenzialità vanno oltre l’abbigliamento. Una versione più spessa, protetta da uno strato invisibile di polietilene, potrebbe essere utilizzata sui lati degli edifici o nelle automobili, abbassando le temperature interne e riducendo i costi e l’impatto del condizionamento. Inoltre, potrebbe essere impiegato nel trasporto e nella conservazione di alimenti sensibili al calore, riducendo così la necessità di refrigerazione e il conseguente impatto ambientale.

Impatto Ambientale e Sostenibilità

L’adozione di SSHF potrebbe rappresentare un passo significativo verso la sostenibilità urbana. Con l’aumento delle temperature globali, le città stanno affrontando sfide sempre più complesse per mantenere un comfort termico accettabile senza aumentare l’uso di aria condizionata, che contribuisce alle emissioni di gas serra. L’uso di materiali innovativi come SSHF potrebbe ridurre la dipendenza dai sistemi di raffreddamento artificiale, abbassando le emissioni di carbonio. Il Selective Hierarchical Fabric rappresenta una promettente innovazione nel campo dei materiali tessili e delle tecnologie per il comfort termico urbano. Con la capacità di mantenere fresche le persone anche in condizioni di calore estremo e di trovare applicazioni in numerosi settori, SSHF potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui affrontiamo le sfide climatiche nelle aree urbane. La ricerca continua e il passaggio a un brevetto definitivo potrebbero aprire la strada a una produzione su larga scala, portando benefici tangibili sia per l’ambiente che per la qualità della vita nelle città di tutto il mondo.

Tessuti più adatti per combattere  il caldo

Quando le temperature salgono, scegliere il tessuto giusto per l’abbigliamento può fare una grande differenza nel mantenersi freschi e comodi. I tessuti più adatti per il caldo sono quelli leggeri, traspiranti e che permettono una buona ventilazione. Il cotone è una scelta eccellente grazie alla sua capacità di assorbire l’umidità e lasciare respirare la pelle, rendendolo ideale per le giornate afose. Il lino, noto per la sua leggerezza e traspirabilità, è un’altra opzione perfetta: permette all’aria di circolare liberamente e assorbe rapidamente il sudore. La viscosa, un tessuto sintetico ma traspirante, offre una sensazione setosa sulla pelle e un buon controllo dell’umidità. Anche il bambù è un’ottima scelta, grazie alle sue proprietà antibatteriche e di assorbimento dell’umidità. Evitare invece materiali sintetici come il poliestere, che tendono a intrappolare il calore e l’umidità, rendendo l’abbigliamento scomodo nelle giornate calde. Scegliere i giusti tessuti può quindi aiutare a mantenere una sensazione di freschezza e benessere anche nelle giornate più calde.

Una soluzione? Bere il the caldo

Bere tè caldo quando fa caldo potrebbe sembrare controintuitivo, ma ci sono diverse ragioni scientifiche e culturali che spiegano questa pratica diffusa in molte regioni calde del mondo. Innanzitutto, il tè caldo stimola la sudorazione, un processo naturale del corpo per raffreddarsi. Quando si suda, l’evaporazione del sudore sulla pelle aiuta a dissipare il calore corporeo, abbassando la temperatura interna.

Inoltre, bere bevande calde può indurre una risposta termoregolatrice, ovvero il corpo percepisce il calore della bevanda e compensa diminuendo la produzione di calore interno. Questo processo può portare a una sensazione di freschezza dopo che l’effetto iniziale del calore della bevanda si è dissipato.

Dal punto di vista culturale, molte tradizioni alimentari delle regioni calde includono il consumo di tè caldo. Ad esempio, nel Nord Africa e nel Medio Oriente, il tè alla menta è una bevanda tradizionale che viene servita bollente anche nelle giornate più torride. Queste abitudini si sono sviluppate nel tempo non solo per ragioni di gusto, ma anche perché le bevande calde possono avere effetti calmanti sul sistema digestivo e aiutare a mantenere l’equilibrio dei fluidi corporei.

Infine, bere tè caldo in climi caldi può anche avere una componente sociale e rituale. La preparazione e il consumo del tè sono spesso parte di tradizioni e rituali che promuovono il benessere e la connessione sociale, offrendo momenti di pausa e riflessione anche nelle giornate più calde.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti