Potrebbe sembrare strano, ma è stata resa pubblica una foto scattata nel 1840 che raffigura la vedova di Mozart insieme ad alcuni vecchi amici di famiglia. La scoperta di questa immagine in bianco e nero è stata dichiarata l’unica fotografia che è stata scattata a Constanze Mozart, la vedova del compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart.
La scoperta a Altötting
La scoperta di questo importante documento fotografico è avvenuta negli archivi della città di Altötting, nel sud della Germania. La vedova di Mozart è sulla destra della foto, ha i capelli raccolti e separati da un’evidente riga al centro della testa.
La fotografia è stata scattata nell’ottobre del 1840 a casa di Max Keller, un compositore svizzero amico della famiglia, e rappresenta uno dei primi esempi di fotografia in Baviera.
Infatti i primi esempi di dagherrotipo sono stati scattati proprio nel sud della Germania. Nella fotografia sono presenti, oltre alla vedova di Mozart, anche lo stesso Max Keller e le sue figlie.
Una copia del 19° secolo
La notizia del ritrovamento ha ovviamente fatto il giro del mondo, catapultando l’attenzione di tutti gli interessati e studiosi di Mozart al piccolo centro tedesco, che prima di dichiarare il ritrovamento ha giustamente fatto approfondite ricerche.
E una volta confermata e riconosciuta la presenza della vedova Mozart, la foto è stata dichiarata pubblica ed inviata alle più importanti testate giornalistiche.
Questa foto non è però l’originale: si tratta infatti di una copia effettuata nella seconda metà del 19° secolo.
La storia di Mozart e Costanza
Mozart e Costanza si sono sposati nel 1782 a Vienna, e nei nove anni di matrimonio cha hanno preceduto l’improvvisa morte di Mozart, avvenuta nel 1791, hanno avuto sei figli, due dei quali sono riusciti a sopravvivere all’infanzia, mentre gli altri sono morti quando erano molto piccoli.
Dopo la morte del compositore austrico, la moglie è riuscita a sopravvivere sfruttando il nome del marito defunto, assicurandosi così un modo per riuscire a crescere i suoi figli. Organizzò concerti, vendette gli spartiti autografati da Mozart, riuscendo così a guadagnare e a vivere in maniera dignitosa. La donna scrisse anche una biografia su Mozart aiutata dal suo secondo marito, Georg Nissen, cosa che le assicurò lauti guadagni anche dopo la morte di Nissen.