Dopo le recenti indiscrezioni provenienti dal mondo del web sull’imminente chiusura del negozio a brand Chiara Ferragni di Milano e degli uffici situati in via Turati, arrivano nuovi dettagli sulla situazione attuale del mondo dell’imprenditrice digitale. Le stanze degli uffici, infatti, sarebbero già state messe in affitto, ad un costo ovviamente stellare. Ma quanto costa la locazione annuale di quegli uffici? Non ci resta che andare a scoprirlo insieme.
Uffici di Chiara Ferragni a Milano in fatto: quanto costa un anno di locazione
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. A fornire nuovi dettagli sulla situazione attuale del mondo di Chiara Ferragni è il celebre giornalista ed esperto di gossip e spettacolo Gabriele Parpiglia. Attraverso i suoi profili social, ha infatti rivelato che una parte degli uffici di Chiara Ferragni in via Turati a Milano è stata posta attualmente in affitto.
Gli uffici, che si estendono su una superficie di 550 metri quadrati, sono dotati di “parquet galleggiante, completamente arredati e cablati”, e includono due posti auto nel canone di locazione. Recentemente ristrutturati, questi spazi di lavoro riflettono l’eleganza e la modernità della città di Milano, quella che fino a qualche mese fa poteva essere associata in tutto e per tutto al brand Ferragni.
Parpiglia ha rivelato ricevuto conferma direttamente da una persona a cui è stata proposta la locazione, sottolineando che il costo annuale dell’affitto è di 495 mila euro. Una cifra enorme, che si traduce in ben 41.250 euro all’anno.
E, al contempo, si parla di una somma che va a rappresentare una delle spese che l’azienda Ferragni – dopo il terremoto pandoro – sta cercando di ridurre, dato che si trova ormai in un momento in cui è necessaria una riorganizzazione economica. Le spese folli che ci si poteva permettere un tempo sono finite. Lo dimostra anche il fatto che l’influencer non vola più con un jet privato ma si è recentemente mostrata su un aereo di linea per un viaggio tra la Spagna e Milano, tra l’altro di una compagnia low cost.
Il motivo di questi tagli di spesa – sempre secondo Parpiglia – risiederebbe anche nel recente accordo raggiunto da Ferragni con l’Antitrust, che prevede una donazione in favore dell’impresa sociale “I Bambini delle Fate“. Si tratta di un accordo stipulato a seguito della controversia legata alla vendita delle uova di Pasqua brandizzate con l’occhio logo di Chiara. Anche se quest’ultima ci ha tenuto a specificare che non si è trattata di una sanzione ma di un “contributo economico volontario”.
Gabriele Parpiglia, tra e altre cose, ha aggiunto ulteriori dettagli sulla situazione aziendale dell’intero mondo Ferragni, affermando: “Alcune stanze sono state date in affitto, altre chiuse. E arrivano i primi licenziamenti ‘eccellenti’ come l’allontanamento della direttrice della comunicazione“.
Si tratta di una serie di cambiamenti che riflettono una fase di transizione di non poco conto per l’azienda e per il brand personale dell’ex moglie di Fedez che, in un momento di completa riorganizzazione con tentativi più o meno riusciti di rilancio, sta cercando di bilanciare le mutate esigenze economiche delle sue aziende.