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Zodiaco babilonese, l'oroscopo più antico del mondo: come funziona

Lo zodiaco babilonese è il più antico del mondo. Sembra, infatti, che proprio questo antico popolo sia stato il primo in assoluto a osservare e studiare le stelle

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Lo zodiaco babilonese è sicuramente la prima espressione di astrologia al mondo. Al British Museum di Londra infatti si trovano diverse tavole d’argilla scritte in epoca assiro-babilonese che testimonierebbero come l’astrologia sia effettivamente nata in Mesopotamia dalla semplice osservazione di alcuni pianeti (primi tra tutti il Sole, la Luna, Giove, Saturno e Marte) che fin dai tempi più remoti hanno sempre affascinato chi li guardava dalla Terra. Da questi elementi, circa 3.500 anni fa, i Babilonesi facevano già le loro previsioni in base a quello che si considerava essere il volere degli dei.

Come funziona lo zodiaco babilonese

Lo zodiaco babilonese era differente da quello cui oggi siamo abituati. Si basava sulle eclissi lunari (che non si verificavano nei segni odierni) e si associava sempre a diversi periodi dell’anno (in questo nulla è cambiato da allora ad oggi).

Lo zodiaco babilonese, come quello dell’intera astrologia, ha assunto nel tempo una forte valenza religiosa mescolandosi, a volte, anche con la mitologia. Babilonia ovviamente non fa eccezione anche se il mito più conosciuto al mondo e riguardante queste antiche civiltà è di origine sumera e riguarda Gilgamesh. Sicuramente un modo molto fantasioso di interpretare i pianeti e le loro caratteristiche.

Il culto di Marduk

Il re Babilonese Hammurabi, nel diciassettesimo secolo, introdusse nella sua Babilonia il cosiddetto culto di Marduk. In quegli anni si riteneva che fosse stato proprio questo personaggio ad aver collocato il Sole, la Luna, il cielo e la Terra nella posizione in cui cui venivano visti.

Questo discorso era valido anche per tutti gli astri e si era verificato al termine di una lunga e dura battaglia con la dea Tiamet al fine di poter riuscire a riportare l’ordine nell’universo. Questo ordine, di cui si sentiva la necessità per ottenere la benevolenza degli dei, si era andato un po’ perdendo con il passare del tempo.

Non sarebbe dunque un caso, secondo lo zodiaco babilonese, se il Cielo, la Terra e la Luna sono assolutamente elementi di rilievo all’interno di questa disciplina. D’altra parte non potrebbe essere altrimenti dato la stretta relazione che questi hanno con ciò che accade sulla Terra.

Come oggi essi erano simbolo di Aria, Terra, Fuoco e Acqua ed al loro interno si raggruppavano i 12 segni zodiacali così denominati: kusakira (ariete), te-te (toro), tuamu (gemelli), pulukku (cancro), aru (leone), siru (vergine), zibanitu (bilancia), akrabu (scorpione), pa (sagittario), enzu (capricorno), gu (acquario), nunu (pesci).

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