Adottare prodotti naturali per fare le pulizie di casa è un’ottima idea. I prodotti chimici che compriamo al supermercato infatti anche se efficaci sono decisamente inquinanti, quindi almeno laddove si può è bene optare per soluzioni diverse, anche fatte in casa. L’aceto bianco è una di queste, ma ci sono delle raccomandazioni da seguire: l’aceto non va bene per pulire qualsiasi superficie. Ecco gli usi consentiti e quelli da evitare.
Perché l’aceto non disinfetta
Innanzitutto stiamo parlando di una sostanza acida, e il suo potere pulente dipende dallo scopo che vogliamo raggiungere. Se impieghiamo l’aceto per disinfettare allora non va affatto bene; è invece indicato nel caso in cui vogliamo rimuovere lo sporco o le macchie dalle superfici.
Bisogna infatti fare una distinzione tra “pulire”, che vuol dire rimuovere i germi dalle superfici, e “disinfettare” che invece implica l’uso di sostanze chimiche per uccidere i germi.
Come non usare l’aceto
L’aceto dunque non va utilizzato per disinfettare o igienizzare le superfici perché non è un disinfettante. Per essere identificato come tale un prodotto deve essere in grado di uccidere il 99.9% dei germi nel giro di 5-10 minuti. L’aceto può uccidere alcuni germi, ma non è abbastanza per rendere sicura una superficie.
Se ne sconsiglia l’uso anche per pulire i prodotti. Mentre lavare frutta e verdura è una mossa intelligente, farlo con l’aceto non è necessario. Basta l’acqua in questi casi, anche perché immergere quel che vogliamo pulire nell’aceto potrebbe aggiungere ai cibi (come in questo caso) un sapore indesiderato.
Il terzo caso in cui si sconsiglia l’uso dell’aceto bianco è la pulizia di alcuni tipi di granito, la pietra naturale, piani di lavoro in marmo e piastrelle.
È opportuno invece leggere le istruzioni dei prodotti realizzati con questi materiali: alcuni saranno adatti a sopportare la soluzione che abbiamo in mente di usare, altri invece no. Meglio ricorrere allora a soluzioni formulate in modo specifico per quei materiali.