“Il segreto è fare tutto con moderazione”, si tratta di un consiglio che ci avranno dato tantissime volte. Ma è tanto semplice quanto apparentemente trascurabile. C’è la storia che vogliamo raccontarvi oggi che però sembra essere tutta in questo senso: stiamo parlando della vita di Martin McEvilly, un anziano scomparso qualche giorno fa e che per anni è stato l’uomo più anziano d’Irlanda. Scomparso all’età di 108 anni, attribuiva la sua longevità a diversi fattori, tra i quali un “elisir alcolico” molto comune nel suo Paese. Andiamo a scoprire di cosa si tratta…
- L’elisir della longevità dell’uomo più anziano d’Irlanda
- Cosa ha tenuto Martin in forma per così tanti anni?
L’elisir della longevità dell’uomo più anziano d’Irlanda
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il signor Martin McEvilly, che fino a qualche tempo fa è stato l’uomo più anziano d’Irlanda, non ha mai fatto una vita ascetica né alcun tipo di regime alimentare rigido volto ad allungare la sua esistenza. Che però è arrivata all’incredibile età di 108 anni.
Piuttosto, il segreto della sua longevità è tutto contenuto in un detto che si ripeteva spesso: “Tutto con moderazione”.
Da giovane, McEvilly ha lavorato nella fattoria di famiglia, dove è rimasto fino agli ultimi anni della sua vita, coltivando la terra e prendendosi cura degli animali, mantenendosi in forma senza bisogno di abbonamenti in palestra o di attrezzature avanguardistiche.
Alla base di tutto, però, c’era un vero e proprio “elisir della longevità”. Stiamo parlando della birra più celebre d’Irlanda, una vera e propria icona: la Guinness. Il signor Martin se ne concedeva solo tre bicchieri a settimana, ogni domenica sera. Solo tre e non più di tre, in una sorta di vero e proprio rito che si manteneva in un perfetto equilibrio tra piacere e misura. E che a suo dire sarebbe stato miracoloso.
Cosa ha tenuto Martin in forma per così tanti anni?
È chiaro che la Guinness non è l’unica motivazione della sua longevità, anche perché a tenere Martin McEvilly in buona salute per così tanti anni è stato principalmente il suo stile di vita attivo e all’aperto. Ogni sua giornata è stata da sempre scandita da pause regolari, ma mai troppo lunghe, e da un ritorno alla fattoria dopo pranzo, in bicicletta…
Proprio così. Perché l’uomo ha continuato ad andare in bicicletta fino all’età di 99 anni, e poi ha optato per una cyclette che ha usato fino a 105 anni. Ma non è tutto: nonostante facesse per lo più una vita di campagna, McEvilly ha anche viaggiato per tutta l’Irlanda e, dopo gli ottant’anni, ha visitato anche luoghi più lontani, come gli Stati Uniti e l’Australia.
A tutto questo si aggiunge la preghiera e la sua forte fede cattolica: appuntamento quotidiano irrinunciabile, tanto che raramente andava a dormire senza aver recitato il rosario. Secondo il figlio Pat, la sua fede era profonda e costante, e offriva a Martin una fonte di serenità anche nei momenti più difficili. Possiamo affermare che anche questo suo profondo legame con la religione sia stato probabilmente in grado di contribuire alla sua longevità. La morte della moglie Kathleen, ad esempio, è avvenuta tre anni fa e per lui è stata estremamente dura, ma anche in questo caso la sua fede e la vicinanza della famiglia lo hanno aiutato a superare il dolore.