Quanto è bello ascoltare la musica in auto. Ci rilassa durante i viaggi più lunghi, e ci conforta quando siamo nel traffico della città, magari andando al lavoro. Eppure, è bene stare molto attenti al volume troppo alto mentre si è alla guida, perché il rischio di distrarsi dalla strada mettendo in pericolo la propria incolumità e degli altri automobilisti può essere alto, mentre la conseguenza – meno grave, ma comunque disagevole – può essere anche pecuniaria, con la possibilità di incorrere in una multa per guida pericolosa.
- Gli articoli 155 e 350 del Codice della Strada
- Ascolto della musica in auto: cosa dice la legge?
- Ascolto della musica in auto: c'è un limite per il volume
- Ascolto della musica in auto: questa è la sanzione da pagare
- Ascolto della musica in auto: può essere reato
Gli articoli 155 e 350 del Codice della Strada
Questo vale nel caso l’auto sia in movimento ma anche nel caso in cui l’auto sia ferma a bordo strada e il volume sia talmente alto da disturbare il vicinato. Il Codice della Strada, all’articolo 155 ‘Limitazione dei rumori’, vieta esplicitamente “rumori molesti” anche “nell’usare apparecchi radiofonici o di riproduzione sonora a bordo dei veicoli”. In tal caso, specifica la normativa, “non si devono superare i limiti sonori massimi di accettabilità fissati dal regolamento”.
L’articolo 350 del Codice della Strada fissa il limite a “60 dB misurati a 10 cm dall’orecchio del guidatore con il microfono rivolto verso la sorgente e con il veicolo a portiere e finestrini chiusi”. Volume che, si legge ancora, “comunque, deve essere tale da non recare pregiudizio alla guida del veicolo”. Un suono eccessivamente alto, infatti, impedirebbe al guidatore di avvertire i rumori che provengono dalla strada, come clacson e altri segnali acustici anche di emergenza.
Ascolto della musica in auto: cosa dice la legge?
Se la prima regola, anche prima della violazione della legge, è quella di non disturbare il prossimo, il Codice della strada stabilisce norme precise anche sull’ascolto della musica in auto. Ecco a tal proposito cosa prevede l’articolo 155: “Durante la circolazione si devono evitare rumori molesti causati sia dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione stessa”.
Per rumore molesti si intende il suono del clacson, spingere il pedolo dell’accelerare che fa “suonare” il motore termico, (non più quello elettrico, del tutto silenzioso), così come sono vietati i motori truccati, anche quelli di scooter e moto. Sono vietati anche i carichi non legati sui camioncini che possono muoversi in continuazione nel rimorchio causando rumori molesti. Mentre alla voce «atti connessi», rientra il volume della musica in ascolto all’interno dell’abitacolo. Ed infatti l’articolo 155 aggiunge: «Nell’usare apparecchi radiofonici o di riproduzione sonora a bordo dei veicoli non si devono superare i limiti sonori massimi di accettabilità fissati dal regolamento».
Ascolto della musica in auto: c’è un limite per il volume
Dunque anche per l’ascolto della musica nella propria auto, esiste un limite che non deve essere superato, primo perché stando sulla strada si mette a rischio l’udito, e quindi sentire eventuali segnali che vengono dall’esterno dell’abitacolo, come la sirena di un’ambulanza o delle forze dell’ordine, che con una radio ad alto volume si rischiano di non sentire. A tal proposito il Codice della strada dice: «Non si devono superare i limiti massimi di accettabilità». Qui si potrebbe aprire un mondo, perché in realtà la soglia risponde ad un criterio molto soggettivo.
Per questa ragione, in un altro passaggio del Codice della strada, all’articolo 350, si legge che la musica in auto «non può superare 60 LAeq dB misurato a 10 cm dall’orecchio del guidatore con il microfono rivolto verso la sorgente e con il veicolo a portiere e finestrini chiusi». Questo valore esprime il livello continuo equivalente di pressione sonora (LAeq) e il volume in decibel (db).
Ascolto della musica in auto: questa è la sanzione da pagare
La legge non ammette ignoranza, per cui è da sottolineare che chi non rispetta la normativa del Codice della strada, anche in materia di ascolto della musica in auto, rischia di ricevere una sanzione, che può variare dai 42 a 173 euro, una cifra di tutto rispetto che non è piacevole sborsare. Ma quando scatta la multa? Sono gli agenti di polizia che devono verificare e possono stabilire se il conducente stia guidando, nel pieno rispetto del codice sulla strada in materia di limiti sul volume.
Ascolto della musica in auto: può essere reato
Dalla sanzione amministrativa si può arrivare anche alla commissione di un reato, se si tiene la musica troppo alta in auto per cui si configura un’ipotesi di reato, come quello di disturbo della quiete. Secondo il Codice penale, infatti, «chiunque mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche […] disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punibile con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro».
E, infatti, la Corte di Cassazione ha confermato che chi va in giro per la città con lo stereo della macchina «a palla» commette reato. La sentenza della Suprema Corte riguarda il caso di un automobilista che si è visto sequestrare l’impianto stereo da 200 a 1500 Watts, ben esibito per le vie di un centro cittadino, per disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone. Oltre a vedersi togliere lo stereo, il conducente ha dovuto pagare 300 euro di multa.
Per i giudici di legittimità, quando ad essere disturbato non è un solo un soggetto, ma la collettività, come ad esempio i vicini della zona, allora ci sono tutti gli estremi per contestare tale reato, che deve distinguersi anche in base al momento della giornata in cui si verifica. Se di giorno il disturbo potrebbe essere minore, sentire in piena notte una macchina che passa con la musica a tutto volume può essere piuttosto irritante per chi tenta di riposare.