Cosa cambia tra gasolio agricolo e quello normale? La risposta a quest’annoso quesito è più semplice di quanto si possa pensare e forse vi stupirà. Al giorno d’oggi, però, sono tante le persone ad essere confuse sull’argomento, e ancora c’è chi è sicuro che il gasolio agricolo possa provocare danni irreparabili se iniettato nel serbatoio dell’automobile. E c’è chi pensa che il gasolio normale non vada immesso nei serbatoi delle macchine agricole.
- Cosa cambia tra gasolio agricolo e quello normale?
- Come riconoscere il gasolio agricolo?
- Quanti tipi di gasolio ci sono?
- Qual è l’impatto ambientale del gasolio?
Tuttavia, per scoprire la differenza che c’è tra gasolio agricolo e quello normale, prima vale la pena spendere qualche parola su cos’è il gasolio, in modo da sciogliere definitivamente ogni dubbio.
Il gasolio è un carburante molto comune e ampiamente utilizzato in tutto il mondo. È un combustibile derivato dal petrolio grezzo tramite un processo di raffinazione. Solitamente, viene utilizzato per alimentare motori diesel, compresi quelli degli autoveicoli, dei camion e delle macchine agricole.
Cosa cambia tra gasolio agricolo e quello normale?
Tra i due carburanti non vi è alcuna differenza, sono fatti dello stesso composto, sebbene siano di colore diverso. Il gasolio agricolo solitamente appare di giallo-trasparente, mentre quello agricolo è incolore o ha un colore più simile al verde-azzurro. Tuttavia, la vera differenza tra i due risiede nell’ambito delle normative e delle agevolazioni fiscali.
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L’unica cosa che cambia davvero tra i due tipi di gasolio è di natura esclusivamente economica (e negli ultimi anni è al centro di polemiche e interrogativi).
Sul gasolio agricolo vige una normativa dedicata: per dare supporto al settore agricolo e facilitare gli agricoltori nella vendita dei loro prodotti, nel corso del tempo sono state disposte delle agevolazioni fiscali a loro vantaggio, a partire dall’acquisto del gasolio ad un prezzo “agevolato”, molto più basso rispetto a quello del gasolio normale. Alla data di oggi, mentre il gasolio normale presenta un prezzo medio di 1,67 euro al litro, il gasolio agricolo costa solo 0,62 centesimi al litro. Praticamente meno della metà. Tra l’altro, il consumo di carburante può essere ridotto da alcuni specifici accorgimenti.
Queste agevolazioni sono finalizzate a ridurre i costi di produzione e a sostenere il settore agricolo, considerando l’importanza strategica dell’agricoltura per l’economia italiana. Non tutti hanno la possibilità di acquistare il gasolio agricolo. Lo possono fare gli imprenditori agricoli, i coltivatori diretti e tutti coloro che sono impegnati in questo settore anche solo come possessori di terreni destinati all’agricoltura e di apposite macchine agricole per lavorarli.
Il gasolio agricolo, tuttavia, può teoricamente essere utilizzato al posto del gasolio normale per alimentare le auto diesel. Funzionerebbero senza problemi. Tuttavia, è importante sottolineare che metterlo nel serbatoio di un auto o un altro mezzo per scopi diversi dall’agricoltura costituisce un reato. La normativa vigente punisce severamente l’uso improprio del gasolio agricolo, con pene che possono arrivare fino a 3 anni di reclusione e sanzioni altissime. È quindi fondamentale rispettare le disposizioni legali e utilizzare il carburante adeguato per ciascun veicolo, evitando comportamenti illegali ai quali potrebbero fare seguito delle gravi conseguenze.
Come riconoscere il gasolio agricolo?
Abbiamo detto che il gasolio agricolo e il gasolio normale hanno due tipi di differenze: il colore e il prezzo. Mentre il gasolio normale ha un colore giallastro, quello agricolo presenta una tonalità verde distintiva. Questa particolare peculiarità cromatica è dovuta all’aggiunta di un colorante verde che viene inserito all’interno del carburante al termine del processo di produzione. Grazie a questa aggiunta di colorante, la differenza tra i due tipi di gasolio diventa immediatamente visibile agli occhi di chi effettua un controllo.
La presenza del colorante verde nel gasolio agricolo non è casuale, ma è regolamentata da normative stringenti sul suo utilizzo. L’aggiunta del colorante alla fine del suo processo di produzione serve a rendere facile l’identificazione del carburante agricolo e a prevenire il suo utilizzo improprio in ambiti non agricoli.
Questa misura è stata adottata per garantire che il gasolio agricolo venga utilizzato esclusivamente nell’ambito dell’agricoltura, come previsto dalle disposizioni legali. Grazie a tale colorante, sia gli operatori del settore che le autorità di controllo possono distinguere immediatamente il gasolio agricolo dal gasolio normale, facilitando così l’applicazione delle normative e il rispetto delle leggi vigenti.
Quanti tipi di gasolio ci sono?
Ma quanti tipi di gasolio esistono? La normativa esistente in italia ne stabilisce tre tipologie. Andiamo a vederle:
- Gasolio autotrazione (quello che finora abbiamo chiamato normale): è di colore chiaro e leggermente ambrato. Nel corso del tempo, il suo contenuto di zolfo è stato progressivamente ridotto fino all’attuale limite dello 0,005%. Questo tipo di carburante viene impiegato nei moderni motori diesel delle automobili e di altri veicoli. La sua composizione è appositamente formulata per garantire specifiche proprietà a basse temperature, un adeguato potere lubrificante per le pompe di iniezione e determinate caratteristiche cetaniche.
- Gasolio agricolo: ne abbiamo esplorato le caratteristiche finora. Si tratta di un carburante per i motori diesel di molte macchine agricole, che gode di uno speciale regime fiscale che ne abbassa notevolmente il prezzo. È di colore verde.
- Gasolio da riscaldamento: è comunemente impiegato come combustibile negli impianti termici. La sua caratteristica principale è l’elevato potere calorifico, che lo rende particolarmente adatto per generare calore e fornire energia termica. Un modo per distinguere il gasolio da riscaldamento dagli altri tipi di gasolio è il suo distintivo colore rosso. il suo prezzo è leggermente più basso di quello del gasolio autotrazione, in quanto non può essere utilizzato per alimentare i motori delle autovetture.
- Gasolio per autotrasportatori: non è una categoria legale a parte e, anzi, è praticamente lo stesso gasolio normale per le automobili. L’unica differenza riscontrabile la portata della pompa erogatrice. Essendo il gasolio per autotrasportatori riservato ai camion e ad altri mezzi pesanti, ha bisogno di un erogatore più ampio, in grado di stoccare 500 litri di gasolio o più.
Qual è l’impatto ambientale del gasolio?
Il gasolio, come combustibile fossile, ha un impatto ambientale significativo e particolarmente alto. Durante la sua combustione, emette una serie di sostanze inquinanti nell’atmosfera, tra cui particolato fine (PM), ossidi di azoto (NOx) e anidride solforosa (SO2). Questi inquinanti contribuiscono alla formazione dell’inquinamento atmosferico e possono avere effetti negativi sulla salute umana e sull’ambiente.
A tutto ciò va aggiunto che le emissioni di gas serra derivanti dalla combustione del gasolio contribuiscono al cambiamento climatico e all’aumento delle temperature globali.
Per mitigare l’impatto ambientale dell’utilizzo di questo carburante, sono state introdotte normative con specifiche più rigorose, come il gasolio a basso tenore di zolfo, che riducono le emissioni di SO2. Inoltre, l’adozione di tecnologie più efficienti e pulite per i motori diesel, come i filtri antiparticolato e i sistemi di riduzione catalitica selettiva, può contribuire a ridurre le emissioni inquinanti del gasolio e migliorare la qualità dell’aria.