Fra i protagonisti della terza edizione de “Il Collegio” c’è anche la quindicenne Marilù Fazzini.
Il Collegio torna su Rai 2 a partire dal 12 febbraio. Il programma raccoglie un gruppo variegato di ragazzi e ragazze, con età compresa tra i 13 e i 17 anni anni. I concorrenti si ritroveranno catapultati in un viaggio nel tempo, dovendo frequentare un istituto che rispecchia in tutto e per tutto il sistema scolastico negli anni ’60. Ciò vuol dire dover salutare i propri smartphone, pc e in generale tutto ciò che riguardi il mondo digitale nel quale sono in pratica nati e cresciuti.
I ragazzi dovranno indossare delle divise scolastiche ne Il Collegio, rinunciando ad abiti alla moda, gioielli, prodotti per capelli e trucchi di ogni tipo. Il tutto è particolarmente realistico, con i concorrenti che dovranno seguire delle lezioni, così da poter conseguire la licenzia media, ma come se fosse ancora il 1968. Un viaggio temporale per gli spettatori e un’esperienza formativa per i giovanissimi partecipanti, che si ritroveranno in quella che è nota come la scuola media unica, nata dalla riforma del 1962. Tante le novità da essa derivate, come l’addio al Latino e l’introduzione dell’Educazione Civica. Canto Corale divenne al tempo Educazione Musicale e per la prima volta gli studenti si confrontarono con Educazione Artistica.
Tra i concorrenti c’è Marilù Fazzini ha 15 anni e vive a Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara. Frequenta il secondo anno del Liceo Coreutico e prende parte a Il Collegio insieme a sua sorella gemella, Cora. Gli amici sono soliti chiamarle l’angelo e il diavolo, considerando come le due abbiano dei caratteri particolarmente differenti. Tra le due, Marilù è di certo la più tranquilla e riservata. Un lato di sé che molto spesso la porta a chiudere le porte al resto del mondo.
Il legame con sua sorella Cora è particolarmente forte ed è proprio lei a farla sentire più sicura, proprio quando tutto sembra andare male. Impossibile separarle e insieme sanno far prevalere la propria opinione sugli altri. Nei corridoi del collegio faranno ovviamente squadra. Quando si ritrovano a parlare di loro stesse si definiscono schiette, permalose e ribelli.