È il momento di fare sul serio per chi ancora non ha provveduto a rimettersi in forma in vista della stagione estiva. Del resto (e non ci stanchiamo di ripeterlo sempre) quando si parla di dieta dovremmo abituarci a ragionare in termini di regime alimentare, ovvero di abitudini a tavola che non conoscono stagionalità e che sono da adottare per dodici mesi all’anno. Dieta, infatti, prima ancora che di dimagrimento è sinonimo di salute e di benessere, dal momento che, insieme a una costante attività fisica, l’alimentazione è il caposaldo per una vita sana.
Tuttavia, chi sta ancora combattendo con quale chiletto di troppo accumulato in inverno, ecco che queste settimane che ci separano dall’estate sono l’ultima possibilità per raggiungere il peso forma. E c’è un aspetto che troppo spesso viene trascurato a proposito di abitudini a tavola, ovvero l’orario. Durante una qualunque dieta, infatti, non conta solamente ciò che consumiamo – o ciò a cui rinunciamo – ma anche il momento in cui decidiamo di mangiare.
L’orario dei pasti, dalla colazione alla cena passando ovviamente per il pranzo e gli spuntini nell’arco della giornata, contribuisce al processo di dimagrimento in quanto può stimolare l’organismo in maniera funzionale alla perdita di peso. Vediamo in che modo.
Pasti e orari: la combinazione perfetta
L’ora in cui si forniscono all’organismo le sostanze nutrienti di cui ha bisogno non è secondaria al tipo di alimentazione che si sceglie di seguire. Esistono, infatti, fasce orarie raccomandate per ciascuno dei pasti rispettando le quali, compatibilmente con gli impegni quotidiani, è possibile trarre il maggior beneficio da una dieta. In parole spicce: si eviterà di accumulare peso e si agevolerà, di conseguenza, il dimagrimento.
Gli studi medici in tal senso si sono moltiplicati negli ultimi anni e tutti concordano su quanto intervenire correggendo proprio gli orari dei pasti possa fare la differenza. Questo perché il sistema circadiano predispone il fisico in modo più efficiente all’assunzione degli alimenti e alla digestione facilitando, quindi, l’assorbimento dei nutrienti e il funzionamento del metabolismo.
Per chi non lo sapesse, il sistema circadiano – riportiamo la definizione dall’Enciclopedia Treccani online – è il “ciclo che si compie all’incirca ogni 24 ore, con cui si ripetono regolarmente certi processi fisiologici. I r.c. sono regolati da fattori interni […] ed esterni”.
Dieta e spuntino: qual è l’orario migliore?
Secondo quanto riferisce la rivista specializzata ‘Circulation’, l’orario migliore in cui inaugurare la giornata con una buona colazione è tra le 5 e le 10 del mattino. In generale, spiega l’American Heart Association (AHA) il primo pasto deve essere consumato entro due ore dal risveglio. Alcuni, però, raccomandano di non superare le 8, quindi l’ora da preferire è quella tra le 7 e le 8. E se per il pranzo dobbiamo attendere almeno fino alle 13, ci si può concedere uno spuntino di metà mattina. Anche questo, ovviamente, dovrebbe idealmente avere una collocazione oraria precisa e sarebbe nell’ora che va dalle 10 alle 11.
Della frutta, uno yogurt con un po’ di frutta secca o dei cereali sono perfetti per spezzare il languorino che potrebbe farsi sentire in tarda mattinata. La merenda, invece dovrebbe essere consumata tra le 16 e le 17 in modo da accompagnarci fino a cena, dalle 19 fino alle 22 al massimo.