Per più di vent’anni e per ben tredici stagioni è stato il parroco della tv: stiamo parlando ovviamente di Terence Hill, interprete di Don Matteo. Un ruolo e un prodotto televisivo tanto straordinari, quelli della celebre fiction di Rai Uno, tant’è che con la notizia del suo addio l’interprete di tanti film memorabili in coppia con Bud Spencer ha stupito davvero tutti.
Oggi, però, l’attore 82-enne (attualmente negli Stati Uniti in visita al figlio) è stato raggiunto dai giornalisti di Tv Sorrisi e Canzoni, ai quali ha parlato per la prima volta del suo commiato ad una delle serie più longeve ed amate della televisione italiana.
“Ci pensavo già da un po’ – ha confessato – non avrei voluto smettere di fare Don Matteo, avrei solo voluto farlo in maniera diversa perché i tempi sul set erano molto impegnativi. Durante le riprese di questa ultima stagione le giornate erano lunghissime. Dormivo 5 ore per notte. Bellissimo, per carità, ma anche stancante”.
Problemi dovuti a ritmi insostenibili con l’avanzare dell’età, fondamentalmente. Ma anche al fatto che l’attore aveva proposto alla Rai di cambiare format e passare da una fiction vera e propria al ‘modello Montalbano’: quattro film tv all’anno. La tv di stato, tuttavia, ha deciso di declinare l’offerta. “Per ottimizzare i costi, ha bisogno della serie lunga“, ha precisato Hill.
“A distanza di 5 mesi posso dire che è stata la scelta giusta – ha poi aggiunto l’attore – Anche perché al personaggio non avrei potuto dare altro. Di nascosto sono riuscito a portare un po’ di Trinità in Don Matteo. Penso, per esempio, alla sua furbizia o al suo modo di sfottere simpaticamente il maresciallo Cecchini”.
Don Matteo, però, nella tredicesima stagione sparirà misteriosamente di scena ma senza morire. Un’opzione che, a quanto pare, lascerebbe aperta una serie di possibilità future, tra le quali quella che più sognano i suoi fan: vederlo di nuovo nella fiction, almeno in un cammeo. Lui, a riguardo, è possibilista. “Perché no?”, ha risposto ai microfoni di Sorrisi.