Cagliari piange uno dei suoi figli calcistici più amati. La squadra dello storico scudetto vinto nel ’70 ha infatti perso uno dei suoi cardini, Claudio Olinto de Carvalho, per tutti Nené, morto la scorsa notte nel capoluogo sardo, all’età di 74 anni.
Nato a Santos il 1° febbraio 1942, Nenè ha legato la parte più importante della propria carriera, e quasi tutta la propria vita, alla città di Cagliari, scelta come residenza anche al termine di una parabola calcistica che lo ha visto indossare anche la maglia della Juventus, che lo aveva prelevato nel 1963 proprio dal Santos, dove Nené aveva giocato anche con il grande Pelè.
Il passaggio in bianconero fu però una delusione, per contrasti Omar Sivori e anche per un equivoco tattico: a Torino fu infatti utilizzato da centravanti e non da attaccante esterno, ruolo in cui si sarebbe imposto già dalla stagione successiva a Cagliari, dove arrivò come uno dei primi tasselli dello squadrone che avrebbe fatto il miracolo nel 1970, quando Nenè aveva già subito un’ulteriore metamorfosi tattica, come mezzala.
Nenè sarebbe rimasto in forza al club sardo fino al 1976 e con 311 presenze è tuttora il primatista di gettoni con la maglia rossoblù limitatamente ai giocatori stranieri.
Dopo una lunga carriera da allenatore nei settori giovanili di Cagliari, Fiorentina e Juventus, Nené si è fermato in Sardegna, dove sono nate le sue due figlie, ma gli ultimi anni della sua vita sono stati rovinati da una malattia invincibile e dalla povertà, che lo ha costretto a essere ospitato da una residenza sanitaria assistenziale a pochi minuti dal capoluogo, nella quale i compagni-amici di un tempo, tra i quali Gigi Riva, lo avevano raggiunto a febbraio per festeggiare il compleanno.
Forte il cordoglio tra i tifosi di ieri e di oggi e in società: la camera ardente è stata allestita al cimitero di San Michele.