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Il frigo è posizionato così? Cambia subito. Risparmio in bolletta

Non esiste solo il design: la posizione del frigorifero può incidere molto sul dispendio energetico e, quindi, sulla bolletta.

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Tra i grandi elettrodomestici che non possono mancare in casa, il frigorifero non è solo quello che occupa la posizione maggiore per dimensioni ma è anche tra quelli che consumano di più. La conseguenza, ovviamente, si fa sentire quando arriva la temutissima bolletta dell’energia, che con i rincari che si sono registrati negli ultimi mesi può avere un impatto davvero molto notevole. Così, lo sforzo per ridurre gli sprechi energetici diventa prioritario, sia per questioni di sostenibilità e rispetto ambientale sia, più materialisticamente, per contenere le spese domestiche.

In questo senso, tra le accortezze che sarebbe bene mettere in atto il prima possibile, ce n’è una alla quale forse i più non faranno attenzione ma che può davvero fare la differenza alla fine del mese. Si tratta della posizione del frigo, da cui dipende parte dell’energia che lo stesso elettrodomestico impiega per funzionare correttamente. A seconda, infatti, di come il frigorifero è disposto all’interno dell’ambiente e rispetto agli altri mobili della cucina, sarà necessario un consumo diverso.

Per questa ragione, modificarne la collocazione può abbattere – o, al contrario, far aumentare – sprechi e quindi costi sul nostro portafoglio. Vediamo, allora, come poter risparmiare semplicemente spostando il nostro frigo.

Come risparmiare in bolletta cambiando la posizione del frigorifero in cucina: ecco qual è la collocazione corretta

Quando si arreda la propria casa, si tende a curarne prevalentemente l’aspetto estetico che diventa la linea guida da seguire per sistemare ogni elemento, dai mobili principali alle suppellettili, elettrodomestici compresi. In realtà, oltre al design, dovremmo considerare allo stesso livello, se non come criterio primario, proprio la questione energetica. Per quanto riguarda nello specifico la cucina, e il nostro amato frigorifero,  l’errore da non commettere consiste del collocarlo praticamente attaccato alle pareti e agli altri mobili.

Innanzitutto, dovrebbe essere garantita una distanza minima dalle pareti: il motore del frigo, infatti, si trova nella parte posteriore dell’elettrodomestico che non dovrebbe mai essere troppo vicina al muro dal quale dovrebbero separarlo almeno venti centimetri. In tal modo viene garantita la corretta aerazione e si evita il rischio di surriscaldamento.

Inoltre, meglio tenere il frigo ben lontano da altre fonti di calore, come il forno ma anche l’eventuale calorifero. Benché non sempre funzionanti, questi elementi possono fa aumentare il dispendio energetico del frigorifero che deve utilizzare maggiore energia per mantenere la temperatura interna a fronte di un aumento dei gradi ambientali. Per quanto concerne altri mobili dell’arredo non si richiedono particolari attenzioni se non qualche centimetro di distanza in modo che sia garantita la circolazione dell’aria.

Gli altri criteri da prendere in considerazione

A monte, poi, molto dipende anche dall’età dell’elettrodomestico e dalla classe a cui appartiene. Un frigo datato, infatti, utilizza maggiore energia rispetto a quelli di ultima generazione che, invece, sono costruiti per risparmiare e appartengono a classi energetiche attente all’ambiente (e al portafoglio). Attenzione, poi, a come si riempiono i vari spazi interni e a non appesantire troppo gli scomparti: un frigo sovraccarico è un frigo che ha bisogno di lavorare di più per mantenere al freddo tutti i cibi.

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