Fonte: Ansa

"Io sono ancora qui": perché dovremmo guardare il film che ha vinto gli Oscar 2025

"Io sono ancora qui" di Walter Salles racconta la potente storia di Eunice Paiva, una donna che lotta per giustizia durante la dittatura brasiliana

Pubblicato:

Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

“Io sono ancora qui” non è solo un film, è una storia che parla al cuore di tutti. Vincitore dell’Oscar come Miglior Film Internazionale nel 2025, il capolavoro di Walter Salles porta sul grande schermo una vicenda commovente e intensa, che ci invita a riflettere sulla forza straordinaria di una donna che ha vissuto l’impossibile. La sua lotta per la giustizia e per la sopravvivenza in un Brasile lacerato dalla dittatura militare è il cuore pulsante di una storia che non solo racconta il dolore, ma anche la resilienza e la speranza che nasce nei momenti più bui. Una storia di sofferenza, sì, ma soprattutto di coraggio e determinazione che riescono a vincere anche contro le avversità più dure.

Di cosa parla il film?

Il film racconta la vicenda di Eunice Paiva, una donna straordinaria che, dopo l’arresto e la misteriosa scomparsa del marito Rubens Paiva, un ex deputato laburista, si trova a dover affrontare la tragedia di un regime oppressivo. Eunice, madre di 5 figli, si trova costretta a sopravvivere in un mondo dove la giustizia sembra un miraggio e la speranza è un lusso che pochi possono permettersi. La sua lotta non è solo per la sopravvivenza, ma anche per ottenere giustizia per il marito scomparso, una ricerca che la spinge ad affrontare le atrocità di un regime che non lascia spazio per la compassione.

Basato sul libro Ainda estou aqui di Marcelo Rubens Paiva, figlio della coppia protagonista, il film non si limita a raccontare una storia di sofferenza. Al contrario, è una testimonianza di resilienza, forza e coraggio. Eunice, interpretata da Fernanda Torres, è il ritratto di una donna che, pur essendo intrappolata nel dolore, trova il modo di resistere e reinventarsi. La sua forza è il cuore pulsante della pellicola, un messaggio di speranza che risuona ben oltre i confini della sua storia personale.

Il film di Walter Salles è un lavoro denso di significato, in grado di toccare corde profonde sia sul piano emotivo che politico. Non si limita a essere un’opera di denuncia, ma diventa anche una riflessione sulla capacità umana di lottare contro l’oppressione e la violenza. L’interpretazione di Torres, abbinata alla regia sensibile e raffinata di Salles, crea un’atmosfera intima e autentica che rende il film ancora più potente. Ogni scena è intrisa di emozioni complesse, capaci di coinvolgere lo spettatore e di farlo riflettere sulla natura della resistenza, sulla dignità e sul coraggio che una persona può trovare anche nei momenti più bui della vita.

La vittoria agli Oscar 2025

Nonostante la forte concorrenza internazionale, “Io sono ancora qui” ha prevalso sugli altri film candidati, come “Emilia Pérez” (Francia), “Il seme del fico sacro” (Germania) e “Flow – Un mondo da salvare” (Lettonia), a dimostrazione della sua forza non solo artistica, ma anche storica e politica. La vittoria agli Oscar non è solo un trionfo per il cinema brasiliano, ma rappresenta anche una rivendicazione della sua capacità di raccontare storie universali che parlano di ingiustizia, ma anche di speranza.

Un altro elemento che rende il film speciale è la dedica che Walter Salles ha fatto al premio, rivolgendosi alle donne che hanno dovuto affrontare regimi oppressivi, con un pensiero speciale per le due protagoniste, Fernanda Torres e Fernanda Montenegro. La loro performance non è solo un lavoro attoriale impeccabile, ma una vera e propria incarnazione di resistenza e determinazione.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti