La rivelazione arriva direttamente dall’attore Jake Gyllenhaal. Nel 2007, Heat Ledger – attore prematuramente scomparso il 22 gennaio del 2008 – si rifiutò di presenziare alla serata degli Oscar. Il motivo? Ledger non aveva gradito affatto le battute – a sfondo chiaramente omofobo – sulla trama de I Segreti di Brokeback Mountain, di cui era il co-protagonista proprio insieme a Jake Gyllenhaal.
“Ricordo che volevano fare un opening degli Academy Awards quell’anno, che conteneva una serie di battute sul film. – ha rivelato Jake, oggi 39 anni, alla rivista di moda Another Man – Heat si rifiutò. A quel tempo io non la pensavo come lui. Ero più nel mood di dire ‘Va bene, come volete’. Sono un tipo che pensa sempre che sia tutto a fin di bene, pur di divertirsi. Ma Heat disse che per lui non era uno scherzo e che non aveva intenzione di fare alcuna battuta sul film”.
La pellicola, diretta da Ang Lee e ispirata al racconto Brokeback Mountain di Annie Prouxl, racconta la storia d’amore tra due cowboy nel Wyoming degli anni ’60. Vinse un Leone d’oro alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, dove debuttò ufficialmente, e collezionò Golden Globes, Bafta e altri premi, oltre a essere il film con maggiori nomination ai Premi Oscar del 2006 (ne vinse poi tre: Migliore Regia, Migliore Sceneggiatura non Originale e Miglior Colonna Sonora).
“Comunque – ha continuato Jake nell’intervista – era questo che amavo di Heat. Non avrebbe mai scherzato su una cosa simile. Qualcuno voleva fare una battuta sulla storia, ma lui rispondeva sempre ‘No, è una storia d’amore. È questo e basta. Quindi no’”.
Heath Ledger vinse tra l’altro un oscar postumo per la sua interpretazione di Joker ne Il cavaliere oscuro: la statuetta gli fu assegnata nel 2009, a pochi mesi dalla sua scomparsa. Al momento della morte, Ledger aveva 28 anni.