La legge spietata degli Oscar: alcuni attori azzeccano la performance della carriera al primo colpo, e portano a casa la statuetta. Altri si limitano a collezionare nomination senza mai vincere.
Tutti abbiamo fatto il tifo per Leonardo DiCaprio tre anni fa: dopo quattro tentativi andati a vuoto e performance da manuale ( “The wolf of Wall Street” in primis), l’attore è riuscito a conquistare l’ambito premio grazie a “The Revenant”. Incredibile a dirsi, ma c’è qualcuno a cui è andata anche peggio. Se DiCaprio è riuscito ad averla vinta alla quinta nomination, alcuni dei suoi colleghi sono arrivati anche a 6, 7 e perfino 8 candidature senza mai trionfare.
L’infausto primato spetta al compianto Peter O’ Toole: l’indimenticabile Lawrence D’Arabia è stato candidato ben otto volte al premio senza mai portarlo a casa. L’Academy ha comunque in parte rimediato concedendogli un Oscar onorario nel 2002. Non ha avuto questa fortuna Richard Burton, interprete di cult come “La tunica” e “Chi ha paura di Virgnia Woolf?”: per lui 7 nomination e 0 vittorie.
Ha grandissime chance di riscatto, invece, Glenn Close: anche lei ha all’attivo sette candidature e nessun premio in bacheca, ma potrebbe giocarsi una carta importante domenica prossima. L’attrice è infatti in lizza agli Oscar 2019 grazie al ruolo nel film “The Wife“: la performance non è ai livelli delle migliori della sua carriera ( controllare alla voce “Le relazioni pericolose” o “Attrazione fatale”), ma per i bookmakers è lei la donna da battere.
Sono ben tre le attrici che vantano 0 vittorie su ben 6 nomination: parliamo di Thelma Ritter, interprete molto attiva tra gli anni ’40 e ’60, e Deborah Kerr, protagonista di “Da qui all’eternità” che ha comunque ricevuto l’Oscar alla carriera nel 1994. A loro si aggiunge Amy Adams: nonostante abbia regalato al grande pubblico performance indimenticabili in “The fighter” o “American hustle“, l’attrice non è mai riuscita a conquistare la giuria dell’Academy. Anche per lei come per Glenn Close non è comunque detta l’ultima parola: domenica prossima potrebbe riuscire nella difficile impresa, trionfando tra le non protagoniste grazie alla sua interpretazione in “Vice- L’uomo nell’ombra”.
Infine, tre interpreti non sono riusciti a vincere l’Academy Awards nonostante 5 nomination totalizzate. La prima è Irene Dunne, cantante ed attrice molto popolare che fu candidata tra il 1931 e il 1949. Arthur Kennedy tra il 1950 e il 1959 fu inserito per quattro volte nella categoria dedicata ai non protagonisti ed una in quella dedicata ai protagonisti. Il grande Albert Finney, da poco scomparso, ha infine ottenuto l’ultima delle sue cinque candidature all‘Oscar nel 2000, recitando accanto a Julia Roberts in “Erin Brockovich“.