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Questo è esattamente l'orario perfetto per bere il caffè mattutino e avere la massima carica di energia

Il caffè dà energia, ma solo se lo bevi al momento giusto. Scopri quando dovresti sorseggiarlo per ottenere un vero boost di vitalità.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Per tanti di noi, bere il caffè al mattino è un rito irrinunciabile. Il caffè – specie se espresso – rappresenta una vera e propria coccola per il palato e una spinta necessaria per affrontare la giornata. Tuttavia, sebbene bere il caffè subito dopo il risveglio possa sembrare il modo migliore per svegliarsi, la scienza sostiene l’esatto contrario. Il nostro corpo segue infatti un ritmo naturale regolato dal cortisolo, un ormone che ci aiuta a sentirci vigili e attenti. Bere il caffè nel momento sbagliato non solo ne riduce l’efficacia, ma potrebbe addirittura portarci a sviluppare una certa resistenza nei confronti della caffeina, rendendolo del tutto inutile. Quindi, quando dovremmo davvero bere la nostra prima tazza per ottenere il massimo beneficio? E qual è l’ora giusta per smettere di berlo e non compromettere il sonno? Non ci resta che provare a scoprirlo insieme.

Qual è il momento giusto per bere il caffè al mattino?

Ma, dunque, qual è il momento giusto per bere il caffè ogni mattino?

Partiamo con il dire che il cortisolo, noto anche come “ormone dello stress”, è il responsabile della nostra energia naturale al risveglio. I suoi livelli raggiungono il picco circa 30-45 minuti dopo essersi alzati, contribuendo così alla nostra sensazione di allerta. Bere il caffè in questo momento potrebbe non essere la scelta migliore: il nostro corpo è già naturalmente vigile, e l’aggiunta di caffeina potrebbe non avere il massimo effetto.

Gli esperti, dunque, suggeriscono di aspettare almeno 45 minuti dopo il risveglio prima di sorseggiare la prima tazza. Oppure, meglio ancora, di rimandare il caffè a due o tre ore dopo il risveglio.

Se, dunque, ti alzi alle 7:00, il momento ideale per il primo caffè sarebbe tra le 10:00 e le 12:00. In questo intervallo, il cortisolo inizia a calare e la caffeina può svolgere al meglio il suo compito, ovvero darti un vero boost di energia senza interferire con il ritmo naturale del tuo corpo.

Perché bere il caffè troppo presto può essere controproducente

Se invece sei tra coloro che non riescono a rinunciare al caffè appena svegli, potresti rischiare di renderlo meno efficace nel tempo. Infatti, quando consumiamo caffeina mentre il cortisolo è ancora alto, il corpo si abitua e sviluppa una tolleranza. Il risultato? Avremo bisogno di sempre più caffè per ottenere lo stesso effetto energizzante.

Inoltre, un consumo eccessivo di caffeina al mattino può portare a picchi di energia seguiti da improvvisi cali, causando il classico “slump” di metà giornata, quel senso di stanchezza che ti fa desiderare un’altra dose di caffeina. Ed è il motivo dietro l’abbiocco pomeridiano.

Quando smettere di bere caffè per non rovinare il sonno notturno

Se il primo caffè del mattino va programmato con attenzione, anche l’ultimo della giornata merita qualche riflessione. La caffeina funziona infatti per circa sei ore, il che significa che il suo effetto si riduce lentamente nel tempo. Per evitare di compromettere il sonno, gli esperti consigliano di non bere caffè dopo le 15:00.

Se senti il bisogno di una bevanda calda nel pomeriggio o in serata, puoi optare invece per un caffè decaffeinato o per una tisana, che ti permetterà di mantenere il piacere del rituale senza interferire con il riposo notturno.

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