Fonte: ANSA

Vip e personaggi nati il 18 aprile, tutti i compleanni delle celebrità

Compleanno speciale per la bellissima Natasha Stefanenko, volto della tv italiana, che viene dalla fredda Russia: con chi lo festeggerà?

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Il 18 aprile è una di quelle date in cui le stelle dello spettacolo, del cinema e della cultura sembrano essersi date appuntamento. In questa giornata, infatti, festeggiano il compleanno personaggi molto diversi tra loro, ma accomunati da una forte personalità e da un talento che li ha resi riconoscibili nel loro campo. Oggi celebriamo Natasha Stefanenko, Carolina Crescentini, Eric Roberts e Nicola Lagioia: tra passerelle, set cinematografici e pagine di romanzi, ognuno di loro ha lasciato (e continua a lasciare) il segno.

Natasha Stefanenko – Da Miss Unione Sovietica alla TV italiana

Nata il 18 aprile 1971 in Russia, Natasha Stefanenko è diventata un volto noto e molto amato in Italia. Il suo percorso è singolare: dopo aver studiato ingegneria nucleare, ha intrapreso la carriera di modella, vincendo il concorso di Miss Unione Sovietica. Da lì, il passo verso lo showbiz è stato breve.

Arrivata in Italia negli anni ’90, si è fatta conoscere e apprezzare per il suo fascino elegante e per la sua naturalezza davanti alle telecamere. Ha condotto programmi molto seguiti, tra cui Target, Festivalbar, Italia’s Next Top Model e La Talpa. Natasha ha anche recitato in fiction e film italiani, dimostrando una grande versatilità. Oggi vive tra Italia e Russia, ed è anche molto attiva sui social, dove condivide la sua vita familiare e i suoi impegni professionali.

Carolina Crescentini – Il talento intenso del cinema italiano

Classe 1980, Carolina Crescentini è nata a Roma ed è una delle attrici italiane più interessanti della sua generazione. Diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha esordito sul grande schermo con Notte prima degli esami – Oggi, ma è stato con film come Parlami d’amore, I demoni di San Pietroburgo e Boris che ha conquistato pubblico e critica.

Dotata di uno sguardo magnetico e di una recitazione intensa e sfumata, Carolina ha saputo spaziare tra cinema d’autore, commedie intelligenti e serie TV di grande successo. La sua interpretazione della dottoressa Andreoli in Mare Fuori ha confermato il suo talento anche sul piccolo schermo. Amata anche per la sua riservatezza e il suo stile unico, è tra le attrici italiane più apprezzate degli ultimi anni.

Eric Roberts – Hollywood con un tocco da outsider

Fratello maggiore della più celebre Julia Roberts, Eric Roberts è nato il 18 aprile 1956 negli Stati Uniti. Ma guai a considerarlo solo “il fratello di”: Eric ha avuto una carriera solida e longeva, recitando in oltre 600 film e serie TV. È noto per la sua versatilità e per il suo carisma da “bad boy”, che lo ha reso perfetto per ruoli intensi e spesso inquietanti.

Candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista per Runaway Train (1985), ha preso parte a pellicole cult come The Pope of Greenwich Village, The Dark Knight e numerose serie TV come Suits e Heroes. Sebbene spesso rimanga nell’ombra dei grandi nomi hollywoodiani, è uno degli attori più prolifici e riconoscibili del cinema americano indipendente.

Nicola Lagioia – Lo scrittore che racconta l’anima oscura dell’Italia

Chiudiamo questo viaggio tra i nati del 18 aprile con Nicola Lagioia, scrittore, saggista e conduttore culturale. Nato a Bari nel 1973, è una delle voci più autorevoli della narrativa contemporanea italiana. Con il romanzo La ferocia ha vinto il Premio Strega 2015, conquistando pubblico e critica con una scrittura lucida e potente, capace di indagare i lati più contraddittori della società italiana.

Negli ultimi anni è stato anche direttore del Salone del Libro di Torino, dando prova di grande impegno nella promozione della cultura. Nei suoi libri si respira sempre un’urgenza civile, un desiderio di raccontare ciò che spesso si preferisce non vedere. Con l’ultimo romanzo, La città dei vivi, ha scavato in uno dei fatti di cronaca più sconvolgenti degli ultimi anni, dimostrando ancora una volta quanto la letteratura possa essere anche strumento di indagine e riflessione collettiva.

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