Concedersi una tazzina di caffè nel corso della giornata rappresenta un piccolo momento di relax tra un impegno e l’altro. Che sia bevuto al volo, magari al distributore in una pausa dal lavoro, o gustato con più calma al bancone del bar, il caffè un’abitudine a cui moltissimi (italiani e non solo) non potrebbero mai rinunciare. Del resto, i benefici sono svariati a patto che non si ecceda con le quantità: il rischio, infatti, è che un sovradosaggio della caffeina possa dare agitazione e non solamente energia.
Anemia? Niente caffè dopo pranzo
Uno dei momenti prediletti per sorseggiare la propria tazzina è dopo il pranzo, routine che tuttavia potrebbe riservare anche più di una controindicazione. Alcuni soggetti, infatti, dovrebbero evitare il caffè dopo aver mangiato per una serie di effetti collaterali che possono mettere a rischio la salute. Innanzitutto, niente tazzina postprandiale per le persone che soffrono di anemia dal momento che i polifenoli contenuti nel caffè interferiscono con l’assimilazione del ferro.
Attenzione anche durante la menopausa e in caso di osteoporosi: la caffeina, infatti, incide negativamente sul calcio presente nell’organismo. Inoltre, chi ha problemi di digestione o si trova a dover avere a che fare con il reflusso gastrico dovrebbe limitare l’assunzione del caffè. Questa bevanda, infatti, stimola la produzione dei succhi gastrici e quindi può alimentare i fastidi a livello di stomaco ed esofago.
Caffè ma senza zucchero: ecco per chi
Ci sono poi soggetti che possono bere il caffè dopo pranzo ma con qualche accortezza legata principalmente agli effetti della caffeina sugli zuccheri. Chi ha il diabete di tipo 2 e chi soffre di disturbi di natura cardiovascolare dovrebbe bere solo il caffè amaro poiché la caffeina interferisce con il lavoro degli ormoni che si occupano di elaborare gli zuccheri. Il rischio a cui si va incontro, quindi, è un’impennata dei valori della glicemia. Per tutti gli altri, invece, via libera al caffè prima di affrontare un pomeriggio pieno di impegni con la carica necessaria.