Anche la manicure, si sa, è soggetta a trend e mode che variano nel tempo, esattamente come succede con gli abiti, gli accessori, il make-up e l’hair style. Non passa stagione, infatti, che sulle riviste o direttamente dalle passerelle delle sfilate non emerga il colore su cui puntare anche per quanto riguarda lo smalto. C’è però, un allarme che i ricercatori stanno sollevando a proposito delle lampade UV utilizzate normalmente nei centri estetici per fissare gel e smalti.
- Luce UV, conseguenze negative per le unghie: lo studio
- Possibili danni al DNA
- Lo studio sconsiglia l'uso di lampade
Luce UV, conseguenze negative per le unghie: lo studio
Il sospetto che la luce UV potesse avere conseguenze negative, anche sul lungo termine, serpeggiava da tempo ma ora c’è uno studio che lo confermerebbe. La ricerca arriva da oltreoceano ed è la prima dedicata in maniera specifica alla manicure in gel.
Quanto emerso non è confortante dal momento che, secondo i dati, gli effetti collaterali nell’uso delle lampade UV per unghie sarebbero svariati e molto pericolosi anche a livello cellulare.
Possibili danni al DNA
Lo studio è stato condotto su cellule derivate sia da tessuti umani sia da topi, esposte alle radiazioni ultraviolette specifiche. Le rilevanze dimostrano come i raggi ultravioletti a cui sono sottoposte unghie e mani possono danneggiare il DNA, causare mutazioni genetiche permanenti e aumentare il rischio di cancro alla pelle.
Entrando più nel dettaglio, dopo venti minuti di radiazione, le cellule morte sarebbero tra il 20% e il 30%. Un valore che aumenta con l’aumentare del numero di esposizioni fino a raggiungere – dopo tre sedute – un allarmante 65%-70%.
Lo studio sconsiglia l’uso di lampade
Gli autori dello studio, quindi, non hanno dubbi sulla raccomandazione da dare a chi ama la manicure e sconsigliano l’uso di queste lampade. Il danno, infatti, può raggiungere anche il DNA e, proprio per la serietà dei primi esami, gli approfondimenti sono più che necessari.
Solo ricerche sugli esseri umani e non solo sui tessuti potranno fornire un quadro definitivo ma di certo occorre, fin d’ora, adottare molta prudenza per non rischiare danni.