La matematica è stata per molti, o continua a essere, la bestia nera degli anni del liceo, anche se talvolta questo odio viscerale si sviluppa anche prima. Questo accade perché non tutti hanno una mente che procede secondo una logica matematica, ed è difficile entrarvi quando non sia un dono innato o almeno una qualità esercitata dalla tenera età.
Tuttavia, forse non è neanche il caso di buttare giovanissimi studenti in enigmi che sembrano impossibili da risolvere anche agli adulti. Avviene infatti in North Carolina, negli Stati Uniti. Una maestra di matematica assegna ai suoi studenti di sei anni -prima elementare- un quesito da risolvere come compito a casa. Il caso scoppia quando i genitori di uno studente, Penn Holderness, pubblicano su Facebook l’esercizio in questione. Nessuno riesce a risolverlo.
Un quesito impossibile
I genitori di Penn hanno specificato che il quesito in questione si trovava alla fine di un blocco di sette pagine e che quindi è ragionevole supporre che l’insegnante si aspettasse che i suoi allievi svolgessero i compiti con l’aiuto dei genitori. I commenti nel frattempo piovono su Facebook: qualcuno è sconvolto dal non essere in grado di risolvere un problema da prima elementare, qualcuno ipotizza che si tratti di uno scherzo.
I più si sprecano in critiche. “A cosa dovrebbe servire una cosa del genere nella vita” commenta un amico dei genitori “Cos’è accaduto ai normali compiti di matematica?”. Certo, un quesito del genere è alquanto inusuale per studenti che hanno presumibilmente appena imparato a fare un semplice calcolo.
Finalmente una soluzione
Tuttavia, l’esercizio potrebbe non essere così insostenibile come tutti hanno inizialmente creduto. Qualcuno potrebbe infatti averlo risolto ma, per dare un’idea di cosa di tratta, proviamo prima a descriverlo. Ad ogni lettera dell’alfabeto è associato un numero: la A corrisponde al numero 5 e si va crescendo di un’unità alla volta. Vi è poi un diagramma al centro del quale troviamo la lettera B e, ai quattro angoli, le lettere G (in alto a destra), P (in basso a destra), S (in basso a sinistra) ed un punto interrogativo (in alto a sinistra).
Quale lettera va dunque inserita al posto del punto di domanda? Molti hanno azzardato che si tratterebbe della lettera J, corrispondente al numero 14. Infatti 14 (J) meno 11 (G) dà 3, lo stesso risultato ottenuto sottraendo 20 (P) a 23 (S). Inoltre, sia 20 (P) meno 11 (G), sia 23 (S) meno 14 (J) danno 9 come risultato. Infine, il numero 40 è la somma dei fattori in ordine diagonale: 14 (J) + 6 (B) + 20 (P) ma anche 11 (G) + 6 (B) + 23 (S).