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Nilo diventa rosso: profezia apocalittica. Cosa potrebbe accadere

Le acque del Nilo si sono stranamente colorate di rosso, tra chi crede che sia una profezia biblica e le spiegazioni degli scienziati, è un mistero.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Il misterioso fenomeno che in questi giorni ha trasformato le acque del Nilo, colorandole con una insolita tonalità cremisi ha scatenato un’ondata di reazioni e speculazioni, alimentando discussioni su web e social network a riguardo, anche perché c’è chi immagina che dietro ci sia qualcosa di più. E forse addirittura una profezia apocalittica.

Il Nilo si tinge di rosso: cosa è successo al fiume più lungo del mondo?

Questo fiume, che da millenni è una fonte vitale per le popolazioni che abitano sulle sue sponde, ha improvvisamente catturato l’attenzione globale quando il suo normale corso ha virato verso uno scenario più simile a quello di un racconto biblico che a una realtà quotidiana.

La notizia del Nilo rosso ha attecchito rapidamente tra i curiosi di tutto il mondo, molti dei quali affascinati dalle immagini insolite condivise dagli abitanti della zona. Le acque del fiume, infatti, trasformate prendendo una tonalità tendente al rosso intenso, non potevano passare inosservate, e la loro inusuale colorazione ha diviso il pubblico tra allarmismi e spiegazioni scientifiche, reali o presunte.

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Qual è la spiegazione del fenomeno del Nilo rosso?

L’impatto visivo di questo spettacolo naturale ha dato il via a una varietà di interpretazioni online, creando un vivace dibattito tra profezie apocalittiche e spiegazioni basate sulla scienza.

Per molti utenti del web, la visione del Nilo rosso ha richiamato alla mente il racconto biblico delle piaghe d’Egitto, in cui l’acqua si trasformò in sangue sotto il comando di Mosè. Un simbolismo religioso, questo, che ha innescato numerosi speculazioni sul significato profondo dell’evento, con alcune persone che vedono il Nilo rosso come un presagio del “giorno del giudizio“, un segno di un imminente cambiamento epocale.

Tuttavia, gli studiosi avvertono che questo non è un episodio isolato. In passato, la colorazione cremisi delle acque del Nilo è stata attribuita a fenomeni naturali come la fioritura di alghe rosse, una spiegazione favorita dagli esperti. Altre ipotesi includono lo spostamento di sedimenti di colore simile trattenuti sul fondo del fiume o, più preoccupante, l’inquinamento che potrebbe essere alla radice di questo evento straordinario.

La profezia egizia sul Nilo colorato di rosso: c’entra l’ira del dio Hapy?

L’antica mitologia egiziana ha tramandato fino ai giorni nostri numerose storie di divinità legate strettamente al fiume Nilo, tra cui Hapy, la divinità della fertilità e delle piene del fiume. Secondo le credenze dell’antico Egitto, il Nilo era considerato sacro e la sua prosperità era fondamentale per la vita delle popolazioni che ne abitavano le rive. Gli eventi insoliti o catastrofici che si verificavano lungo il corso del fiume potevano essere interpretati come segni di scontento divino o come annunci di cambiamenti imminenti nelle vite delle persone.

L’associazione tra il Nilo e il dio egizio Hapy rendeva quindi particolarmente significativo qualsiasi evento che alterasse la normalità del fiume. La colorazione inaspettata delle acque poteva essere vista come espressione della collera divina o come avvertimento su qualcosa di nefasto che starebbe per accadere. Insomma, non troppo diverso da quello che sostiene chi crede che le acque rosse del fiume siano legate ad una qualche profezia apocalittica.

Il Nilo secondo gli antichi Greci: a cosa sono collegate le acque rosse?

Nella ricchezza immensa di quella che era la mitologia greca, ogni elemento della natura, compresi i fiumi, era associato a divinità dalle caratteristiche distintive. Il Nilo, uno dei fiumi più imponenti e misteriosi del mondo antico, non sfuggiva certo a questa regola. Secondo i mitografi greci, il Nilo – al pari di tutti gli altri fiumi – aveva collegato ad esso una divinità maschile.

Inoltre, sempre secondo la mitologia greca, un gruppo di Naiadi (ovvero le ninfe delle acque dolci) erano considerate figlie del Nilo. Due delle Naiadi più note associate al Nilo erano Anchinoe e Menfi. Queste figure divine personificavano la bellezza e la vitalità delle acque del fiume. La loro presenza nelle leggende suggeriva la connessione tra il divino e il naturale, indicando la sacralità e l’importanza del Nilo per la vita quotidiana e le credenze delle antiche civiltà greche.

Anche qui, potremmo associare il recente fenomeno del Nilo rosso a un momento di scontento divino o a una rappresaglia delle divinità del fiume. Questo cambiamento di colore potrebbe essere un segno della loro ira o della necessità di attirare l’attenzione degli uomini su un evento significativo.

Qualcuno suggerisce che, stando al mito greco, il colorarsi di rosso delle acque del Nilo possa presagire un terribile futuro per l’Egitto. Questo perché Anchinoe, una delle Naiadi figlia del Nilo, è anche la madre di due gemelli, Danao ed Egitto. Quest’ultimo, padre degli egittidi, fu secondo i greci il fondatore e primo re dello stato che oggi porta il suo nome.

Non è la prima volta che un fiume si tinge di rosso: i precedenti in Russia, Cina e Italia

Il misterioso fenomeno dei fiumi che si tingono di rosso non è un evento isolato e il Nilo non è l’unico corso d’acqua a suscitare curiosità e preoccupazione. In diversi luoghi del mondo, fiumi famosi hanno assunto una strana colorazione, portando ad indagini approfondite e speculazioni sulle cause di tali trasformazioni.

Mentre tutti ci stiamo preoccupando per il Nilo, nel 2012 il fiume Yangtze in Cina ha catturato l’attenzione mondiale assumendo a sua volta una misteriosa tonalità rossa. Conosciuto come il “corso d’acqua d’oro” o il fiume Azzurro, lo Yangtze si è tinto di rosso vicino alla città di Chongquing, suscitando l’interesse dei residenti. Il motivo sembrò, allora, essere legato all’inquinamento.

Ma non è il solo caso. Nel 2021, un villaggio in Indonesia ha sperimentato un evento simile quando un fiume locale si è trasformato in un flusso rosso sangue. Le immagini del surreale scenario sono diventate virali sui social, rivelando che la colorazione era dovuta ai coloranti presenti in una fabbrica locale inondata dalle acque.

Anche il fiume Daldykan in Siberia è stato protagonista di una situazione simile nel 2016, assumendo una colorazione rosso sangue. Le indagini delle autorità russe hanno indicato che sostanze chimiche sversate dalle industrie della zona, principalmente nickel e palladio, erano la causa di questa trasformazione inquietante.

Ma non siamo esenti nemmeno in Italia. Il fiume Sarno, situato in Campania, ha vissuto un episodio simile nel 2021. Le industrie conserviere della zona sono state probabilmente le dell’evento a causa degli sversamenti che hanno colorato il fiume di rosso pomodoro, innescando preoccupazioni ambientali e sanitarie. Nel 2018 il fenomeno ha toccato anche il Nord Italia, sia il Lambro nella frazione San Maurizio di Brugherio che il Seveso in provincia di Monza e Brianza, hanno subito trasformazioni inquietanti colorandosi di rosso. Nel caso del Lambro, si è ipotizzato che una sostanza “tracciante” non tossica immessa nel fiume abbia causato l’insolita colorazione ma le dita sono state puntate anche in questo caso contro gli sversamenti industriali.

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