Si ritiene comunemente che bere durante i pasti sia un’abitudine sbagliatissima non solo per chi sta seguendo una dieta, ma in generale un po’ per tutti: si pensa infatti che ingerire acqua mentre si pranza o si cena possa far gonfiare e rallentare la digestione. Tuttavia non è così. Sono diversi i falsi miti da sfatare in cucina, dalle patate che diventano tossiche se non mangiate subito alla frutta consumata dopo i pasti fino alla pasta a cena. E vittima di bufale finisce per essere anche una componente essenziale e preziosa per il nostro organismo come l’acqua.
Il fabbisogno di acqua: ecco quanta berne
Chi è sottoposto a un regime ipocalorico non ha nulla da temere in tutti e tre i casi, ma può dormire sonni tranquilli anche se ogni tanto beve un po’ di acqua mentre pranza. Ricordiamo che il nostro corpo ha bisogno di almeno 1,5 litri di acqua al giorno e che talvolta l’apporto proveniente da frutta e verdura (perdi 3 kg in 7 giorni mangiando spinaci) risulta insufficiente.
Bere durante i pasti (parliamo di una quantità che va tra i 600 e i 700 ml, circa 3 bicchieri) comporta un doppio importantissimo vantaggio: aiuta cioè l’azione dei succhi gastrici necessari alla corretta digestione e migliora la consistenza degli alimenti che ingeriamo. Oltre i 3 bicchieri, però, bisogna moderarsi perché i succhi gastrici verrebbero diluiti troppo e dunque sarebbero meno efficaci durante la fase digestiva (occhio a non fare queste 5 cose subito dopo aver mangiato).
Bere prima del pasto: un aiuto per la linea
Moltissimi, inoltre, sono convinti che bere prima dei pasti aiuti a dimagrire: in realtà questa abitudine non ha direttamente effetti miracolosi sulla nostra linea, ma contribuisce a farci sentire più sazi e comprensibilmente tendiamo ad assumere meno calorie durante il pasto vero e proprio.
Ora che vi abbiamo chiarito un po’ le idee, ci auguriamo che non vi perdiate… in un bicchier d’acqua e se proprio non vi abbiamo convinti, sappiate che se vi sentite gonfi dopo i pasti c’è un metodo infallibile per tornare in linea