Il movimento ‘No bra’ o ‘Bra-less’ ha visto quadruplicare le adepte nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 25 anni: stare a casa ha favorito in effetti un abbigliamento più comodo e il reggiseno è stato tra i primi indumenti a sparire.
Meglio senza reggiseno?
Questo tipo di approccio più naturale è già in voga, soprattutto in Francia e in America, da diverso tempo e sta trovando un certo riscontro anche da noi nonostante siano ancora parecchie le remore verso questa scelta.
Molte donne, infatti, hanno ancora paura che stare senza reggiseno peggiori i tessuti del décolleté e porti a perdere tonicità in quei punti. Bisogna però smentire categoricamente questa convinzione, anzi è vero il contrario. Mettere il reggiseno tutto il giorno porta i muscoli del petto ad impigrirsi e indebolirsi, cedendo più facilmente al peso della gravità quando ce lo togliamo.
I muscoli tendono ad indebolirsi
I tessuti del seno, spiegano infatti gli esperti del settore, perdono di elasticità per altri motivi legati – per esempio – alla genetica, l’età che avanza, la mancanza di allenamento e ovviamente anche alla gravidanza, quando il fisico femminile subisce una vera rivoluzione.
Inoltre è assodato che dormire senza reggiseno ci aiuta a riposare meglio perché non ci sentiamo compressi sul torace: Il reggipetto – che sia un push-up o uno sportivo – blocca o comunque ostacola la circolazione del sangue impattando negativamente anche sul cuore. Ciò provoca conseguenze anche sui ritmi circadiani – che regolano le fasi di sonno e veglia – e sulla melatonina.
I miti da sfatare sul reggiseno
Senza contare che sporcizia e sudore restano intrappolati nelle coppe del reggiseno che spesso è fatto di materiali non traspiranti.
Infine è il caso di sfatare un altro mito. Indossare reggiseni particolarmente stretti e attillati non aiuta ad avere un décolleté più prosperoso: lasciare il seno libero costringe i muscoli ad autosostenersi, dunque così facendo sarà più tonico e sodo risultando anche più pieno.