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Perché i terremoti avvengono di notte

Perché i terremoti avvengono soprattutto durante la notte? La risposta potrebbe stupirvi. Andiamo a scoprirla insieme.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

È una credenza comune che i terremoti abbiano una predilezione per la notte, ma la realtà è ben diversa. Contrariamente a questa idea radicata, il verificarsi di terremoti non è influenzato dal ciclo giorno-notte. I movimenti sotterranei che scatenano questi eventi catastrofici avvengono senza riguardo per l’orario, in un costante balletto delle placche tettoniche sotto la superficie terrestre.

La Terra è in costante evoluzione, e le placche tettoniche che compongono il suo guscio esterno si spostano incessantemente. L’attrito generato dallo sfregamento e dallo scontro di queste placche è il motore di un meccanismo che può rilasciare energia in forma di terremoti in qualsiasi momento del giorno o della notte. Questa forza imprevedibile è indipendente dalle convenzioni temporali umane, sfatando così l’idea che i terremoti siano particolarmente inclini a manifestarsi durante le ore notturne.

Tuttavia, c’è un’interessante discrepanza che ha alimentato una generale percezione falsata su questo argomento. Sebbene i terremoti possano verificarsi in qualsiasi momento, sembra che alcuni degli eventi sismici più terribili e tristemente memorabili abbiano colpito nel cuore della notte. Questo enigma ha spinto molte menti curiose a chiedersi se ci sia una spiegazione plausibile dietro questa apparente preferenza notturna.

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Perché i Terremoti Avvengono di Notte?

È tuttavia innegabile che molti terremoti significativi avvenuti in Italia negli ultimi 15 anni siano avvenuti durante la notte. Lo dimostrano gli eventi drammatici registrati in Emilia, Centro Italia e all’Aquila. Curiosamente, tre tra i più devastanti terremoti che abbiano colpito l’Italia, hanno condiviso un orario insolito: tutti si sono manifestati fra le 3 e le 4 di notte. La stessa fascia oraria è stata registrata anche per il disastroso sisma di Messina nel 1908, considerato il più distruttivo nella storia italiana.

Tuttavia, la scienza ci assicura che queste concomitanze orarie sono semplici coincidenze e non vi è alcuna ragione valida per ritenere che gli eventi sismici abbiano preferenze orarie. Non esiste alcun fondamento scientifico che indichi un orario privilegiato per l’insorgere dei terremoti, e questi episodi notturni eccezionali devono essere considerati come semplici casualità.

Oltre agli aspetti puramente scientifici, entrano in gioco anche fattori psicologici che contribuiscono alla percezione dei terremoti come fenomeni notturni. Durante il giorno, le scosse sismiche di minore entità potrebbero sfuggire alla nostra attenzione, poiché siamo immersi nelle attività quotidiane e negli impegni lavorativi. Al contrario, il silenzio della notte è interrotto da una scossa improvvisa, che, anche se di modesta intensità, riesce a fare una forte impressione nella nostra psiche. Il momento del riposo e del sonno è spesso associato a una sensazione di vulnerabilità, rendendo le perturbazioni notturne maggiormente avvertite e memorabili.

In definitiva, sebbene alcuni dei terremoti più distruttivi abbiano colpito di notte, questa tendenza è semplicemente una coincidenza. Le apparenti correlazioni possono essere spiegate attraverso considerazioni statistiche e casualità.

Cosa fare in caso di terremoto di notte?

Di fronte all’imprevedibilità dei terremoti, è cruciale essere preparati a reagire in modo sicuro, indipendentemente dall’orario in cui si verificano. Sebbene i terremoti possano sembrare più intensi di notte a causa della quiete e della vulnerabilità percepita, è importante ricordare che la sicurezza deve essere una priorità costante. E, soprattutto, non farsi trovare impreparati. Specie se si vive in una zona ad alto rischio sismico.

Andiamo a vedere alcune azioni da intraprendere in caso di terremoto di notte:

  • Mantieni la calma: il primo passo è il più difficile: rimanere calmi. Anche se la scossa può essere spaventosa e cogliere di sorpresa nel cuore della notte, mantenere la calma aiuta a prendere decisioni ponderate.
  • Proteggi la testa e il collo: se il terremoto arriva mentre siamo a letto, è fondamentale coprire la testa e il collo con un cuscino. Questo semplice gesto può aiutare a ridurre il rischio di ferite causate da oggetti cadenti.
  • Resta al coperto: bisogna cercare riparo sotto un tavolo resistente o un arco strutturale. È importante mantenersi lontano da finestre, specchi e oggetti appesi che potrebbero cadere.
  • Usa il telefono con moderazione e solo in caso di emergenza vera per te o per chi ti sta accanto: il sovraccarico delle reti può rendere difficile per le squadre di soccorso coordinare le operazioni.
  • Evacua solo se necessario: nel caso venga percepito un rischio di crollo dell’edificio o vi è un’evacuazione ufficiale, uscite in modo ordinato, seguendo le vie di fuga stabilite.
  • Preparazione preventiva: la preparazione, dicevamo, è fondamentale. È molto importante tenere una torcia a batteria vicino al letto, insieme a scarpe resistenti per proteggere i piedi da detriti rovinosi. È inoltre fondamentale imparare le procedure di evacuazione e i punti di raccolta previsti nell’area nella quale si vive. Partecipare alle esercitazioni di emergenza può aiutare ad essere preparati a reagire in modo efficace.
  • Al termine della scossa, evacua l’abitazione rapidamente ma con prudenza: è essenziale agire con decisione e velocità. Evacua l’abitazione nel più breve tempo possibile, focalizzandoti sulla tua sicurezza e quella dei tuoi cari. Evita di perdere tempo a raccogliere oggetti preziosi, vestiti o soldi. Invece, concentra la tua attenzione sul benessere e la salute delle persone che ti stanno intorno e sulla ricerca della via di fuga designata.
  • Muoviti con rapidità ma anche con cautela: prendere le dovute precauzioni mentre si esce dall’edificio, stando attento a possibili detriti o ostacoli sulla tua strada è fondamentale. Ripetiamo: è importante mantenere la calma mentre ci si sposta verso un luogo sicuro, seguendo le procedure di evacuazione stabilite dalle autorità competenti.

Come capire quando sta arrivando un terremoto?

Sebbene sia impossibile prevedere con precisione quando si verificherà un terremoto, ci sono alcuni segnali che possono manifestarsi poco prima di una scossa sismica imminente. Seppur non infallibili, tali segnali possono fornire un avviso prezioso in situazioni di emergenza.

  • Luci Telluriche: tra i fenomeni misteriosi che possono anticipare un terremoto, emergono le “luci telluriche”. In alcune occasioni documentate, diverse persone hanno riferito di aver osservato strane luci che si manifestavano a terra o fluttuavano nell’aria poco prima dell’evento sismico. Queste luci sembrano essere correlate a una pressione estrema sulle rocce, tuttavia non si verificano prima di ogni terremoto. Benché non comprensibili in ogni dettaglio, le luci telluriche offrono un intrigante spunto di studio nella ricerca di segnali premonitori.
  • Il Mistero del Comportamento Animale: un altro enigmatico presagio di un terremoto è il cambiamento nel comportamento degli animali. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che alcune specie, come orsi, uccelli, api, cani e gatti, mostrano un’agitazione insolita e possono abbandonare i loro habitat poco prima di una scossa tellurica. Questa sensibilità potrebbe essere collegata alla capacità degli animali di percepire lievi tremori sismici, sfuggenti all’udito umano. Osservare il comportamento animale in situazioni sospette potrebbe offrire preziose indicazioni per prevenire situazioni di rischio.
  • Segnali Elettrici: l‘analisi di fenomeni elettrici offre un’altra prospettiva intrigante. Durante terremoti di notevole entità, le comunicazioni radio possono subire disturbi evidenti, con segnali distorti o attenuati. Questo è spiegato dalla connessione tra le scosse sismiche più intense e le onde elettromagnetiche. Benché non possa fornire un avvertimento preciso, l’osservazione di tali anomalie elettriche può rappresentare un aspetto da considerare nella preparazione agli eventi sismici.

In definitiva, nonostante sia difficile prevedere il momento esatto di un terremoto, l’attento monitoraggio di segnali come le luci telluriche, il comportamento degli animali e le variazioni nelle comunicazioni elettriche può offrire preziose informazioni sulla possibile imminenza di una scossa. Pur non sostituendo il ruolo fondamentale dell’osservazione sismica e della preparazione, l’attenzione a questi segnali può contribuire a creare una maggiore consapevolezza e prontezza di fronte a un evento così imprevedibile.

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