Comprare un casco di banane al supermercato, di un bel giallo intenso, portarle a casa e vederle inesorabilmente cambiare colore nell’arco di un paio di giorni, scurendosi fino a diventare marroni e mollicce: a chi non è mai successo? La banana è infatti un frutto in grado di cambiare colore molto velocemente e non certo per magia, ma grazie alla grossa produzione di etilene, un gas che per molte specie vegetali assolve la funzione di ormone della crescita.
Perché le banane da verdi e dure diventano nere?
Ogni fase della maturazione della banana è contraddistinta da un colore, così se all’inizio sono verdi e dure, man mano che si maturano diventano prima gialle, poi marroncine (a macchie) e infine nere: a quel punto hanno superato il picco di maturazione e si avviano allegramente a marcire.
Prima che questo avvenga però si possono ancora mangiare, perché anche quando sono nere all’esterno all’interno sono ancora commestibili: anzi, la banana molto matura ha un sapore molto zuccherino ed è più digeribile (anche se più calorica).
Se il sapore della banana matura non vi dovesse piacere, allora potete utilizzarle per frullati, torte e pancakes. Ovviamente la discriminante è il sapore: quando non sono più gradevoli nè all’olfatto nè al gusto significa che è troppo tardi.
Come conservare al meglio le banane
Il modo migliore per conservare le banane a casa è un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce diretta del sole: niente frigorifero, che non serve a bloccare la maturazione, ma potrebbe anzi rovinarne il sapore (neanche questi alimenti vanno conservati in frigorifero).
Attenzione a mettere vicino alle banane altra frutta che produce etilene, come ad esempio le mele: si accelererebbe il processo di maturazione per entrambe.
Se invece ha già sbucciato una banana e vuoi mangiarla più tardi, un trucchetto per evitare che annerisca c’è: cospargila di succo di limone o di lime e si conserverà per qualche ora senza problemi.