La pizza napoletana è un patrimonio dell’umanità che ha conquistato tutta Italia e il mondo intero. Tuttavia, quando andate in pizzeria, c’è un dettaglio al quale fare attenzione per non rischiare che quella meraviglia che vi portano a tavola possa farvi male.
Pizza al forno a legna o cotta a gas?
La pizza va tradizionalmente cotta nel forno a legna, chiaro però che con l’avanzare della tecnica ci sono pizzerie che utilizzano forni a gas o forni elettrici. Questi, però, non aderiscono affatto al metodo classico e il metodo di cottura incide (e non poco) sul sapore del prodotto finale.
Ad ogni modo, tuttavia, è proprio al sapore (ma prima ancora all’odore) che bisogna fare attenzione per non mangiare una pizza piena di schifezze.
Quando infornare la pizza
La cottura nel forno a legna segue infatti una serie di importantissime regole. Innanzitutto, le pizze non devono essere infornate quando c’è ancora del fumo nella cupola del forno. Se i forni hanno fumo nero al loro interno, vuol dire che non ha raggiunto la giusta temperatura e possono dare qualche problema durante la cottura.
Quindi non si può infornare finché la volta non diventa bianca: il pericolo, altrimenti, è che sulla pizza finiscano elementi della combustione della legna. Ma come fare ad accorgersi che questo non sia avvenuto? A venirci incontro è il nostro senso dell’olfatto.
Attenzione all’odore di bruciato
L’odore della legna bruciata sulla pizza che vi portano a tavola è un chiaro segnale che gli idrocarburi della combustione sono finiti sulla pizza. Potenzialmente, dunque, quella margherita, marinara o capricciosa può essere tossica.
Il profumo della legna non è sinonimo di qualità del forno né di bravura del pizzaiolo. La cosa migliore da fare, quando vi portano una pizza che ha un forte odore di legna bruciata è mandarla indietro. Non vi ringrazierà solo il vostro palato, ma il vostro intero organismo.