Il distacco dalle persone care è la cosa più dura da affrontare quando bisogna elaborare un lutto. Ma anche in un momento così drammatico della vita, la tecnologia potrebbe rivelarsi utile. Anche se qualcuno potrebbe trovare semplicemente inquietante quanto stiamo per raccontarvi.

Il progetto “Life Forever”

È nato infatti un progetto chiamato “Life Forever” che consente di far memorizzare all’intelligenza artificiale attraverso ChatGPT (un modello di linguaggio di grandi dimensioni sviluppato da OpenAI) il modo in cui una persona parla, si muove, ragiona e persino canta. Tutti i tratti caratteristici della persona, quindi, vengono integrati in un avatar nel metaverso.

Con il passare del tempo questo avatar, attraverso ChatGPT, diventerà sempre più una copia fedele della persona in questione e dopo la sua morte potrà continuare a interagire con il mondo attraverso la realtà virtuale. Nel caso in cui l’avatar venga realizzato anche dal punto di vista “estetico” somigliante alla persona di cui deve fare le veci allora è proprio come avere ancora con sé il caro estinto, anche se – bisogna ricordarlo – si tratta ovviamente solo di una illusione.

Un progetto soddisfacente?

Ma quando sarà possibile ricorrere a questa soluzione? Manca poco secondo quel che dice Artur Sychov di Somnium Space. Le riviste specializzate, inoltre, parlano di un paio d’anni prima che “Life Forever” sia disponibile. E chissà che non possa aiutare ad alleviare il trauma del distacco consentendo una migliore elaborazione del lutto. Di certo nulla può prendere il posto di una persona in carne ed ossa.

Forse la soluzione migliore resta quella più naturale: accettare il corso della vita e imparare, giorno dopo giorno, anche se fa male, a convivere con il dolore e con la mancanza degli affetti che negli anni vengono meno. La tecnologia si rivela molto utile in tanti ambiti, in questo però, è probabile che l’effetto finale sia solo goffo e imbarazzante.