Il vin brulè è una calda coccola adatta ai climi più rigidi, che può essere preparata anche a casa con ottimi risultati, anzi utilizzando le materie prime più amate per un prodotto finale fatto su misura.
La ricetta da fare in casa
La ricetta in generale lascia abbastanza liberi, attenzione però alla qualità della materia prima, sulla quale non si può transigere. Il vino che si utilizza per il vin brulè deve essere di ottima qualità, preferibilmente rosso e corposo: si può utilizzare comunque il vino che più si gradisce, anche a seconda della regione di appartenenza (la differenza fra vino bianco e vino rosso che forse non conosci).
Ecco i vini più adatti
Chi si trova in centro Italia, fino in Romagna, può usare il Sangiovese, che è un vino dal carattere deciso e dal sapore avvolgente, mentre in Emilia si preferisce usare i Lambruschi, soprattutto nella varietà Grasparossa, Salamino e Maestri. In Veneto si usano i vini bianchi, come lo Chardonnay, o in alternativa per chi ama il rosso il Cabernet. Nelle Langhe si usa il Barolo, ma chi cerca un’alternativa di prezzo più contenuto può utilizzare anche gli ottimi Nebbiolo o il Barbera.
Quali spezie aggiungere
Bisogna tenere a mente che il vin brulè è molto dolce, dal momento che gli ingredienti sono zucchero, vino e spezie: va scelto quindi un vino che non sia già dolciastro di suo, per evitare un effetto finale stucchevole.
Quanto alle spezie da aggiungere, nella ricetta base figurano scorza di limone e di arancia, chiodi di garofano, anice stellato, cannella e noce moscata, oltre allo zucchero e ad una mela da tagliare a fettine sottili. Zucchero, mela e spezie vanno poi messe in un pentolino e poste sul fuoco insieme al vino, il composto dovrà bollire almeno 5 minuti o comunque finchè lo zucchero non sarà del tutto sciolto. Dopo un riposo di un paio di minuti, è pronto per essere servito!